Ti interessa la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria infantile? In questa guida trovi tutte le informazioni utili per orientarti nel percorso formativo.
La Neuropsichiatria infantile è una disciplina che unisce competenze neurologiche e psichiatriche per la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione dei disturbi neurologici, neuropsicologici e psichiatrici in età evolutiva.
Il neuropsichiatra infantile lavora con bambini e adolescenti, in stretta collaborazione con famiglie, scuole e team multidisciplinari, affrontando patologie che spaziano dai disturbi dello sviluppo alle epilessie, dai disturbi del comportamento alle malattie neuromuscolari.
In questa guida scoprirai in cosa consiste la specializzazione in Neuropsichiatria infantile, quali sono le principali attività dello specializzando e quali prospettive professionali si aprono al termine del percorso. Troverai anche informazioni aggiornate su durata, sedi, numero di posti disponibili e piano di studi della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria infantile.
Infine, potrai leggere le opinioni degli specializzandi e scoprire quali sono le migliori Scuole di Specializzazione in Neuropsichiatria infantile in Italia.
Leggi la guida alla Specializzazione in Neuropsichiatria infantile di Secret SSM.
Neuropsichiatria infantile: la specializzazione
Il giovane medico che aspira a conseguire la Specializzazione in Neuropsichiatria infantile deve acquisire 240 CFU.
La frequenza è obbligatoria. L’impegno orario è pari a 38 ore settimanali.
Lo specializzando ha diritto ad assenze, malattia e maternità.
Dopo aver superato la prova dell’ultimo anno di corso, lo specializzando deve sostenere la prova finale, che consiste nella discussione della tesi di specializzazione. L’argomento di tesi è proposto dallo specializzando in uno dei settori scientifici disciplinari inclusi nel Regolamento Didattico e prevede la guida di un relatore. La prova è valutata in centodecimi.
Quando dura la Specializzazione in Neuropsichiatria infantile
La durata della Specializzazione in Neuropsichiatria infantile è di quattro anni.
Neuropsichiatria infantile: posti
I posti per Neuropsichiatria infantile sono stati:
- 2024, 217 contratti statali e 10 regionali;
- 2023, 251 contratti statali e 27 regionali.
Secondo i dati forniti da Anaao, nel 2024 su 227 contratti banditi, ne sono stati assegnati 221, il 97%.
È difficile entrare nella Specializzazione in Neuropsichiatria infantile? Dati questi numeri, è chiaro come entrare nella Scuola di Neuropsichiatria nella sede desiderata sia abbastanza difficile perché è una scuola molto ambita con nemmeno 250 posti nel 2024.
Dove specializzarsi in Neuropsichiatria infantile
Nel 2024 le Scuole di Specializzazione di Neuropsichiatria sono state 21:
- Bari, 10 posti totali
- Bologna, 11 posti totali più 2 posti riservati per esigenze del SSN
- Brescia, 11 posti totali
- Cagliari, 20 posti totali
- Campania “L. Vanvitelli” – 10 posti totali
- Catania, 10 posti
- Cattolica del Sacro Cuore, 11 posti totali
- Firenze, 11 posti totali
- Genova, 9 posti totali
- Messina, 6 posti totali
- Milano, 13 posti totali
- Milano-Bicocca, 5 posti totali
- Modena e Reggio Emilia, 10 posti totali
- Napoli Federico II, 9 posti totali più 2 posti riservati per esigenze del SSN
- Padova, 11 posti totali
- Pavia, 9 posti totali
- Pisa, 11 posti totali
- Roma “La Sapienza” – Fac. M-O/F-M, 12 posti totali
- Roma “Tor Vergata”, 13 posti totali
- Torino, 11 posti totali
- Verona, 14 posti totali
Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria infantile: piano di studi
Come specializzarsi in Neuropsichiatria infantile? Il percorso formativo per diventare neuropsichiatra infantile in Italia è regolato dal D.I. 68/2015, che stabilisce obiettivi, attività professionalizzanti e criteri minimi comuni a tutte le scuole.
Nonostante la cornice nazionale sia univoca, ogni università ha la possibilità di articolare la didattica in modo differente, valorizzando le proprie eccellenze cliniche e di ricerca.
Nel complesso, il piano di studi della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile è pensato per formare un professionista con competenze trasversali e una visione olistica, capace di affrontare la complessità delle patologie dell’età evolutiva non solo dal punto di vista clinico, ma anche nella loro dimensione psicologica, familiare e sociale.
Materie
Il piano di studi combina insegnamenti teorici e un’ampia attività clinico-pratica. Progressivamente, lo studente entra nel vivo delle materie caratterizzanti, come neurologia, psichiatria, farmacologia e psicologia clinica, acquisendo competenze specifiche nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi neurologici e psichiatrici dell’età evolutiva.
Negli ultimi anni il percorso si arricchisce con insegnamenti avanzati, quali neuroradiologia, neurochirurgia, medicina fisica e riabilitativa, fino ad arrivare a settori altamente professionalizzanti come la psicoterapia dell’età evolutiva e la medicina legale. In questo modo lo specializzando acquisisce una formazione completa, che integra l’approccio medico con quello psicologico, riabilitativo e sociale.
In sintesi:
- Anni iniziali (basi della disciplina)
Materie di base: Anatomia, Genetica, Pediatria, Psicologia generale.
Acquisizione delle competenze cliniche fondamentali e capacità di riconoscere le principali patologie dell’età evolutiva.
- Anni intermedi (formazione caratterizzante)
Discipline centrali: Neurologia, Psichiatria, Farmacologia, Psicologia clinica.
Approfondimento di metodiche diagnostiche: neuroimaging, neurofisiologia, valutazioni neurocognitive e neuromotorie.
Prime esperienze cliniche su disturbi neurologici e psichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza.
- Ultimi anni (specializzazione avanzata)
Insegnamenti specialistici: Neuroradiologia, Neurochirurgia, Medicina fisica e riabilitativa, Psicoterapia dell’età evolutiva, Medicina legale.
Gestione di casi complessi e cronici; presa in carico globale del paziente e della famiglia.
Rotazioni in reparti di degenza, day hospital, ambulatori e servizi territoriali.
Attività professionalizzanti
Un aspetto peculiare della Scuola di Neuropsichiatria infantile è il grande rilievo dato alle attività professionalizzanti, che occupano oltre il 70% del percorso. Gli specializzandi sono tenuti a svolgere un numero minimo di esperienze cliniche. Queste esperienze vengono svolte attraverso rotazioni in reparti di degenza, day hospital, ambulatori specialistici e servizi territoriali, garantendo un’esposizione ampia e diversificata.
Ecco una panoramica delle attività professionalizzanti:
- seguire almeno 250 pazienti in età evolutiva.
- somministrare e interpretare 100 valutazioni neurocognitive/neuromotorie.
- eseguire o discutere 250 esami neurofisiologici (EEG, EMG), di cui almeno un terzo in autonomia.
- partecipare alla formulazione di diagnosi funzionali per disturbi dell’apprendimento.
- condurre colloqui clinici con bambini e famiglie, inclusi percorsi di psicoterapia in supervisione.
Ricerca
Accanto alla didattica e alla pratica clinica, è previsto anche lo sviluppo di competenze nella ricerca. Gli specializzandi vengono formati alla metodologia della ricerca clinica ed epidemiologica e hanno l’opportunità di partecipare a progetti scientifici in aree di grande attualità, come le epilessie farmacoresistenti, i disturbi dello spettro autistico, i disturbi dell’apprendimento e le malattie rare.
Non mancano inoltre collaborazioni nazionali e internazionali, che consentono periodi di mobilità presso centri di eccellenza italiani o esteri, arricchendo ulteriormente il percorso.
Opinioni sulla Specializzazione in Neuropsichiatria infantile
Anche la Scuola di Neuropsichiatria infantile ha sia punti di forza che di debolezza. Ecco quali sono i più comuni, in base a un’analisi delle opinioni espresse nel web.
Punti di forza
- Formazione unica e interdisciplinare: integra neurologia e psichiatria dell’età evolutiva, offrendo competenze che nessun’altra specializzazione medica copre in modo così completo.
- Percorso rigoroso e standardizzato: requisiti chiari e quantificati (numero minimo di pazienti seguiti, esami discussi, colloqui effettuati), che garantiscono una preparazione pratica solida.
- Elevata domanda lavorativa: pochi specialisti rispetto al fabbisogno e ottime prospettive occupazionali, sia nel pubblico che nel privato.
- Carriera diversificata con possibilità di scegliere tra clinica, riabilitazione, ricerca o attività libero-professionale.
- Opportunità di ricerca in settori innovativi (epilessie rare, neurosviluppo precoce, resilienza, psicobiologia dello sviluppo).
- Collaborazioni internazionali con possibilità di esperienze formative all’estero e partecipazione a reti europee.
- Impatto sociale e umano: ruolo centrale nel migliorare la qualità di vita di bambini, adolescenti e famiglie.
Contro, criticità e sfide
- Accesso competitivo: punteggi di ingresso molto alti, con poche borse disponibili rispetto al numero di candidati.
- Disomogeneità tra sedi: qualità della formazione e organizzazione variabili; reti formative estese che comportano frequenti spostamenti e disagi logistici.
- Carico emotivo elevato a causa della gestione di patologie gravi e croniche, dinamiche familiari complesse e forte impatto psicologico sul medico.
- Gap tra formazione e pratica, la formazione in psicoterapia non è sufficiente per esercitare in autonomia; spesso necessario un percorso aggiuntivo in scuole private di psicoterapia, con costi e tempi extra.
- Scarsa visibilità pubblica poiché la figura del neuropsichiatra infantile è ancora poco conosciuta dall’opinione pubblica, con ricadute sulla valorizzazione della professione.
Migliori Scuole di Specializzazione in Neuropsichiatria infantile
Ogni anno i medici specializzandi devono rispondere al questionario sulla valutazione delle Scuole di Specializzazione.
L’Associazione Liberi Specializzandi – Fattore 2a ha elaborato le risposte del 2023 per il 2022. In base a questa elaborazione il punteggio medio di soddisfazione degli specializzandi in Neuropsichiatria infantile è di 6,94 punti.
Le migliori Scuole di Neuropsichiatria infantile sono:
- Napoli Federico II
- Pisa
- Modena e Reggio Emilia
- Brescia
A queste, aggiungiamo anche la Cattolica del Sacro Cuore e Bologna.
Neuropsichiatra infantile: cosa fa
Il neuropsichiatra infantile è il medico specialista che si occupa della diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi neurologici e psichiatrici che si manifestano nell’età evolutiva, dalla nascita fino all’adolescenza.
È una figura ponte tra neurologia e psichiatria, con competenze cliniche che spaziano dalle malattie del sistema nervoso centrale e periferico ai disturbi del comportamento e dello sviluppo.
Il suo campo d’azione è molto ampio: si va dalle epilessie e dalle patologie neuromuscolari, fino ai disturbi dello spettro autistico, ai deficit cognitivi, ai disturbi dell’apprendimento e a quelli dell’umore. Il lavoro del neuropsichiatra infantile non si limita al trattamento delle patologie, ma include anche la prevenzione e il sostegno allo sviluppo armonico del bambino, in stretta collaborazione con famiglie, insegnanti, psicologi e terapisti della riabilitazione.
All’interno della Neuropsichiatria Infantile esistono diverse aree di approfondimento che, pur non costituendo vere e proprie specializzazioni autonome, rappresentano campi di interesse distinti:
- Neurologia dell’età evolutiva. Si concentra sulle malattie neurologiche dei bambini e degli adolescenti, come epilessie, cefalee, disturbi del movimento, malattie neuromuscolari e patologie genetiche o metaboliche con interessamento del sistema nervoso;
- Psichiatria dell’età evolutiva. Si occupa dei disturbi psicopatologici che compaiono durante l’infanzia e l’adolescenza, tra cui ansia, depressione, disturbi del comportamento, psicosi e disturbi della regolazione emotiva;
- Neuropsicologia clinica dello sviluppo. Riguarda la valutazione e la presa in carico dei disturbi cognitivi, linguistici e dell’apprendimento, con particolare attenzione alla riabilitazione e al potenziamento delle funzioni compromesse;
- Neuroriabilitazione pediatrica. Si concentra sul recupero delle funzioni compromesse da malattie neurologiche o da esiti di traumi e lesioni, attraverso programmi riabilitativi individualizzati.
Questa articolazione permette al neuropsichiatra infantile di intervenire su patologie molto diverse, mantenendo una visione unitaria dello sviluppo del bambino e integrando approcci neurologici, psichiatrici e riabilitativi.
Specializzando in Neuropsichiatria infantile: stipendio
Quanto guadagna uno specializzando in Neuropsichiatria infantile? Lo stipendio degli specializzandi è uguale, indipendentemente dalla scuola frequentata, almeno fino al 2024/25. Infatti, dal 2025/26 per le 20 scuole meno attrattive è previsto un aumento maggiore rispetto a quello previsto per tutte le altre scuole.
Neuropsichiatria infantile non è fra queste.
Per approfondire, leggi qual è lo stipendio di uno specializzando.
Quindi, al momento, lo stipendio netto dello specializzando in Medicina è pari a:
- 1652,29 euro al mese per i primi due anni di specializzazione;
- 1718,35 euro al mese per gli anni successivi.
Quando guadagna un neuropsichiatra infantile
Nel settore pubblico, un medico specialista nel SSN, considerando anzianità e attività aggiuntive (reperibilità, turni etc.), può avere un costo per l’ASL tra 75.000€ e 85.000€ lordi/anno.
Lo stipendio netto mensile è di circa 2.500 – 2.700€, escludendo eventuali indennità.
Considerando un neuropsichiatra infantile – ruolo di elevata specializzazione – è plausibile che superi tali valori, in linea con la media nazionale di 98 700 € lordi/anno.
Si tratta di valori medi nazionale. Le cifre possono oscillare tra:
- minimo lordo di circa 54.700€ all’anno, ossia 2.600€ netti al mese;
- massimo lordo fino a 233.000€ all’anno, ossia 9.550€ netti/mese.
Nel settore privato, le retribuzioni possono variare molto, con compensi anche inferiori al pubblico del 20-30%. In generale, le retribuzioni dipendono fortemente dal modello di lavoro (dipendente o libero professionista). Da un lato, la libertà di guadagno è ampia, dall’altro lavorare nel settore privato può implicare anche oneri e costi personali (assicurazione, contributi, tasse).
Sbocchi professionali per il neuropsichiatra infantile
Un medico specializzato in Neuropsichiatria infantile ha a disposizione diversi sbocchi professionali, che riflettono la natura interdisciplinare della disciplina, a cavallo tra neurologia, psichiatria e neuropsicologia dello sviluppo. Le possibilità occupazionali si collocano sia nel settore pubblico sia nel privato, con opportunità cliniche, riabilitative e di ricerca.
I principali sbocchi lavorativi sono i seguenti.
- Sistema Sanitario Nazionale. Reparti ospedalieri di Neuropsichiatria Infantile: gestione di ricoveri per patologie neurologiche o psichiatriche complesse in età evolutiva. Servizi territoriali (UONPIA, NPIA): ambulatori e centri territoriali di diagnosi e trattamento di disturbi neurologici, psichiatrici e del neurosviluppo, con lavoro multidisciplinare accanto a psicologi, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricità Centri specialistici: ad esempio per epilessie pediatriche, malattie neuromuscolari, autismo e disturbi dell’apprendimento.
- Ambito privato. Cliniche e centri privati convenzionati: attività clinica e riabilitativa, spesso focalizzata su disturbi specifici (autismo, ADHD, disabilità cognitive). Studio privato/libera professione: visite specialistiche, valutazioni neuropsichiatriche, certificazioni per disturbi dell’apprendimento (DSA), trattamenti di supporto e presa in carico personalizzata.
- Neuroriabilitazione. In centri di riabilitazione neuropsicomotoria pediatrica, per il recupero funzionale di bambini con paralisi cerebrali infantili, traumi cranici, malattie genetiche e neuromuscolari.
- Settore educativo e sociale. Collaborazioni con scuole e servizi educativi per l’inclusione di bambini con disturbi dello sviluppo o disabilità. Supporto ai servizi sociali per la tutela del minore in situazioni di fragilità psicologica o neurologica.
- Ricerca e università. Attività accademica e di ricerca su disturbi del neurosviluppo, genetica, neuroimaging pediatrico, nuove terapie farmacologiche e riabilitative. Possibilità di carriera universitaria come docente e ricercatore in ambito medico e psicologico.
- Consulenza specialistica. Nei tribunali minorili per perizie medico-legali. In enti pubblici e privati che si occupano di tutela dell’infanzia e adolescenza.
Come prepararsi al concorso SSM
Superare il test SSM non è difficile, dato il numero di contratti disponibili. La vera difficoltà consiste nel conseguire il punteggio sufficiente per entrare nella scuola e nella sede desiderate.
Pertanto, più alto è il punteggio ottenuto al Concorso di Specializzazione Medicina, maggiori sono le possibilità di raggiungere il proprio obiettivo. Questo vale soprattutto per specializzazioni ambite come Neuropsichiatria infantile.
Per aiutarti e supportarti in ogni fase di questa tappa fondamentale del tuo percorso professionale, Secret SSM ha organizzato più tipologie di corsi di preparazione al SSM, con accesso a decine di videolezioni, sia preregistrate che in diretta, 25 manuali SSM e al simulatore SSM con integrata l’AI e la modalità sfida. Inoltre, con i corsi Secret SSM hai l’opportunità di richiedere il tutoraggio ad personam.
Immagine in evidenza realizzata con Gemini