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specializzazione in chirurgia plastica

Chirurgia plastica: info, pro e contro della specializzazione

Le informazioni più utili e le opinioni sulla Scuola di Chirurgia plastica. Leggi l'approfondimento per capire se questa specializzazione è quella giusta per te.
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Indice

Ti interessa la Scuola di Specializzazione in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica? In questa guida trovi tutte le informazioni utili per orientarti nel percorso formativo.

La Chirurgia plastica è una disciplina che unisce competenze ricostruttive ed estetiche, occupandosi sia della correzione di malformazioni congenite e traumi, sia del miglioramento dell’aspetto fisico e della qualità della vita del paziente.

Il chirurgo plastico lavora in contesti ospedalieri e clinici, collaborando con team multidisciplinari per affrontare patologie oncologiche, ustioni, esiti di incidenti o interventi chirurgici, ma anche richieste di chirurgia estetica.

In questa guida scoprirai in cosa consiste la specializzazione in Chirurgia plastica, quali sono le principali attività dello specializzando e quali prospettive professionali si aprono al termine del percorso. Troverai anche informazioni aggiornate su durata, sedi, numero di posti disponibili e piano di studi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia plastica.

Infine, potrai leggere le opinioni degli specializzandi e scoprire quali sono le migliori Scuole di Specializzazione in Chirurgia plastica in Italia.

Leggi la guida alla Specializzazione in Chirurgia plastica di Secret SSM.

Chirurgia plastica: la specializzazione

Il giovane medico che aspira a conseguire la Specializzazione in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica deve acquisire 300 CFU.

La frequenza è obbligatoria. L’impegno orario è pari a 38 ore settimanali.

Lo specializzando ha diritto ad assenze, malattia e maternità.

Dopo aver superato la prova dell’ultimo anno di corso, lo specializzando deve sostenere la prova finale, che consiste nella discussione della tesi di specializzazione. L’argomento di tesi è proposto dallo specializzando in uno dei settori scientifici disciplinari inclusi nel Regolamento Didattico e prevede la guida di un relatore. La prova è valutata in centodecimi.

Quando dura la Specializzazione in Chirurgia plastica

La durata della Specializzazione in Chirurgia plastica è di cinque anni.

Chirurgia plastica: posti

I posti per Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica sono stati:

  • 2024, 101 contratti statali e 7 regionali;
  • 2023, 112 contratti statali e 14 regionali.

Secondo i dati forniti da Anaao, nel 2024 su 108 contratti banditi, ne sono stati assegnati 108, il 100%.

È difficile entrare nella Specializzazione in Chirurgia plastica? Dati questi numeri, è chiaro come entrare nella Scuola di Chirurgia plastica sia molto complicato, i posti sono pochi e la domanda è elevata.

Dove specializzarsi in Chirurgia plastica

Nel 2024 le Scuole di Specializzazione di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica sono state 19:

  • Bari, 6 posti totali più 1 posto riservato per esigenze del SSN
  • Campania “L. Vanvitelli” – 4 posti totali
  • Cattolica del Sacro Cuore, 4 posti totali
  • Genova, 5 posti totali più 1 posto riservato per esigenze del SSN
  • Messina, 4 posti totali più 1 posto riservato per esigenze del SSN
  • Milano, 11 posti totali più 1 posto riservato per esigenze del SSN
  • Modena e Reggio Emilia, 8 posti totali
  • Napoli Federico II, 5 posti totali più 2 posti riservati per esigenze del SSN
  • Padova, 8 posti totali
  • Palermo, 8 posti totali più 2 posti riservati per esigenze del SSN
  • Pisa, 2 posti totali
  • Politecnica delle Marche, 3 posti totali
  • Roma “La Sapienza” – Fac. M-O/F-M, 9 posti totali
  • Roma “Tor Vergata”, 4 posti totali
  • Salerno, 4 posti totali
  • Sassari, 4 posti totali
  • Siena, 5 posti totali
  • Trieste, 8 posti totali
  • “Campus Bio-Medico” di Roma, 6 posti totali

Specializzazione in Chirurgia plastica: piano di studi

La Scuola di Specializzazione in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica forma medici in grado di gestire la complessità del paziente sia dal punto di vista ricostruttivo sia da quello estetico. Si tratta di un percorso strutturato in modo da bilanciare una solida preparazione teorica con un’ampia esperienza pratica.

Obiettivi formativi

Il percorso è pensato per costruire gradualmente competenze di crescente complessità. Nei primi anni si lavora su un tronco comune medico-chirurgico, che fornisce conoscenze di fisiopatologia, anatomia chirurgica, medicina operatoria e competenze trasversali come l’organizzazione dei servizi sanitari e gli aspetti medico-legali.

Successivamente lo specializzando affronta gli obiettivi specifici della chirurgia plastica, apprendendo le tecniche di microchirurgia, ricostruzione tessutale, trapianto di organi e tessuti, utilizzo di biomateriali e biotecnologie, oltre alle procedure estetiche e alla medicina rigenerativa. A ciò si affiancano competenze affini, provenienti da altre discipline chirurgiche come ortopedia, chirurgia maxillo-facciale, oncologia e otorinolaringoiatria, che permettono al futuro specialista di gestire situazioni complesse e interdisciplinari.

Piano di studi

Il curriculum segue uno schema abbastanza standardizzato:

  • primo e secondo anno: insegnamenti di base (anatomia, patologia, chirurgia generale, anestesia, medicina interna, chirurgia d’urgenza).
  • terzo anno: rotazioni professionalizzanti (chirurgia della mano, chirurgia ricostruttiva della mammella, pediatria chirurgica, medicina legale, chirurgia dei trapianti).
  • quarto e quinto anno: formazione avanzata ed estetica (chirurgia orbitopalpebrale, rinoplastica, chirurgia del padiglione auricolare, chirurgia estetica del volto e del corpo, procedure di medicina estetica).

Questa progressione fa sì che lo specializzando acquisisca una base completa e poi si concentri progressivamente sulle tecniche più complesse e specifiche della disciplina.

Attività professionalizzanti

Una caratteristica distintiva della scuola è la grande importanza data alla pratica. Oltre il 70% dei crediti formativi è infatti destinato all’attività clinica e operatoria. Gli specializzandi devono eseguire un numero minimo di interventi, suddivisi per livello di complessità (alta, media e bassa), con una percentuale da svolgere come primo operatore. Sono inoltre previste rotazioni obbligatorie in chirurgia generale, pronto soccorso, anestesia e rianimazione, così da ampliare le competenze e favorire una visione globale del paziente.

Attività di ricerca

La formazione non si limita all’attività clinica. Ogni specializzando deve partecipare a studi clinici controllati, contribuire a pubblicazioni scientifiche e presentare i propri lavori in congressi o riviste. Questa componente è fondamentale per sviluppare un approccio critico e aggiornato, rendendo lo specialista non solo un esecutore di tecniche ma anche un medico capace di valutare e innovare.

Opinioni sulla Specializzazione in Chirurgia plastica

La specializzazione in Chirurgia plastica è considerata tra le più prestigiose e ambite in Italia. L’analisi delle opinioni di studenti, professionisti e pazienti mette in luce una disciplina affascinante, ma non priva di difficoltà.

Pro

  • Prestigio professionale: il titolo è riconosciuto come requisito legale per esercitare la chirurgia estetica, garantendo una netta distinzione rispetto a chi non possiede la specializzazione.
  • Impatto sulla vita dei pazienti: gli interventi, sia ricostruttivi sia estetici, hanno un effetto positivo non solo funzionale, ma anche psicologico.
  • Equilibrio vita-lavoro: rispetto ad altre branche chirurgiche, il carico di emergenze è minore e gli orari sono più regolari.
  • Prospettive economiche: soprattutto nel privato, i guadagni possono essere molto alti, con possibilità di carriera autonoma e indipendente.
  • Selezione d’élite: l’accesso difficilissimo e altamente competitivo valorizza ulteriormente chi riesce a entrare e completare il percorso.

Contro

  • Competitività estrema: il Concorso SSM richiede punteggi altissimi, rendendo l’accesso tra i più difficili in assoluto.
  • Oneri economici: lo stipendio da specializzando è modesto e spesso insufficiente a coprire le spese di tasse universitarie e corsi esterni, che sono molto costosi.
  • Autonomia lenta: i primi anni sono dedicati a mansioni burocratiche, con progressione chirurgica graduale e spesso frustrazione per la scarsa esposizione iniziale in sala operatoria.
  • Disparità tra scuole: la qualità dell’insegnamento varia da ateneo ad ateneo, con differenze significative nella struttura didattica e nelle opportunità pratiche.
  • Carico formativo impegnativo: oltre all’attività clinica, la scuola richiede ricerca, pubblicazioni e partecipazione a studi clinici, imponendo un ritmo molto serrato.

Migliori Scuole di Specializzazione in Chirurgia plastica

Ogni anno i medici specializzandi devono rispondere al questionario sulla valutazione delle Scuole di Specializzazione.

L’Associazione Liberi Specializzandi – Fattore 2a ha elaborato le risposte del 2023 per il 2022. In base a questa elaborazione il punteggio medio di soddisfazione degli specializzandi in Chirurgia plastica è di 6,99 punti.

Le migliori Scuole di Chirurgia plastica sono:

  • Salerno
  • Campania “L. Vanvitelli”
  • Genova

A queste, segnaliamo anche Bari e Insubria.

Cosa fa il chirurgo plastico

Il chirurgo plastico è un medico specialista che si occupa della correzione, ricostruzione e miglioramento di tessuti e strutture del corpo umano, sia per motivi funzionali sia per ragioni estetiche. Il suo ambito di lavoro non riguarda soltanto la chirurgia estetica, ma comprende anche interventi complessi legati a traumi, malformazioni congenite, patologie oncologiche e conseguenze di gravi ustioni.

La chirurgia plastica si divide tradizionalmente in due grandi aree:

  • Chirurgia ricostruttiva. Ha l’obiettivo di ripristinare la funzionalità e l’aspetto di una parte del corpo compromessa. Rientrano in questo campo gli interventi per la ricostruzione del seno dopo una mastectomia, la correzione di malformazioni congenite come il labbro leporino o la sindattilia, la ricostruzione di tessuti dopo traumi o resezioni oncologiche, nonché il trattamento delle grandi ustioni.
  • Chirurgia estetica. Si concentra sul miglioramento dell’aspetto fisico del paziente, senza necessariamente un’indicazione clinica. Include interventi come rinoplastica, liposuzione, mastoplastica, blefaroplastica e lifting. Anche se spesso associata a finalità puramente estetiche, può avere un impatto psicologico e relazionale importante.

All’interno di queste due aree si sviluppano diverse specializzazioni o settori di competenza:

  • Chirurgia cranio-facciale: si occupa di correggere malformazioni congenite o acquisite a livello di cranio, volto e mandibola. È una disciplina altamente specialistica, che richiede spesso un approccio multidisciplinare.
  • Chirurgia della mano: focalizzata sulla funzionalità e sulla ricostruzione della mano, una delle strutture anatomiche più complesse. Interviene su traumi, malformazioni o patologie degenerative.
  • Chirurgia maxillo-facciale ricostruttiva: in stretta collaborazione con l’otorinolaringoiatria e l’oncologia, si occupa della ricostruzione dei tessuti del volto e del collo dopo resezioni tumorali o traumi.
  • Chirurgia dei grandi ustionati: specializzazione che si concentra sul trattamento acuto delle ustioni e sulla successiva ricostruzione funzionale ed estetica dei tessuti danneggiati.
  • Medicina e chirurgia estetica mininvasiva: comprende procedure non chirurgiche, come filler, tossina botulinica e laserterapia, che spesso si integrano con la chirurgia vera e propria.

Specializzando in Chirurgia plastica: stipendio

Quanto guadagna uno specializzando in Chirurgia plastica? Lo stipendio degli specializzandi è uguale, indipendentemente dalla scuola frequentata, almeno fino al 2024/25. Infatti, dal 2025/26 per le 20 scuole meno attrattive è previsto un aumento maggiore rispetto a quello previsto per tutte le altre scuole.

Chirurgia plastica non è fra queste.

Per approfondire, leggi qual è lo stipendio di uno specializzando.

Quindi, al momento, lo stipendio netto dello specializzando in Medicina è pari a:

  • 1652,29 euro al mese per i primi due anni di specializzazione;
  • 1718,35 euro al mese per gli anni successivi.

Quanto guadagna un chirurgo plastico

Il chirurgo plastico in Italia può avere guadagni molto diversi a seconda che lavori nel settore pubblico o nel privato.

Il settore pubblico garantisce stabilità e una carriera con crescita graduale ma limitata mentre il privato offre possibilità di guadagno molto più alte, a fronte però di maggiore competizione, investimenti iniziali e un flusso di lavoro meno prevedibile.

Nel pubblico, la retribuzione segue le tabelle nazionali valide per tutti i medici ospedalieri. Un chirurgo plastico specialista può aspettarsi uno stipendio lordo annuo che va dai 42.000 ai 72.000 euro, mentre un primario può superare anche i 100.000 euro.

Qual è lo stipendio medio di un chirurgo plastico? Tradotto su base mensile, significa circa 3.500-6.000 euro lordi, che diventano anche oltre 8.500 euro per chi ricopre ruoli apicali. Al netto delle tasse e delle trattenute, lo stipendio netto mensile effettivamente percepito si colloca più spesso tra i 2.500 e i 4.000 euro al mese.

Il discorso cambia radicalmente nel privato, dove non esistono tabelle fisse e il reddito dipende molto dal volume di pazienti, dal prestigio del chirurgo e dalla città in cui esercita. Un professionista con qualche anno di esperienza può arrivare a guadagnare tra i 60.000 e gli 80.000 euro lordi annui, mentre chi ha una carriera ben avviata in cliniche private o come libero professionista può superare tranquillamente i 120.000-200.000 euro l’anno. Nei casi più affermati, soprattutto in grandi città o in centri rinomati, non è raro che le entrate superino anche i 500.000 euro annui. In termini mensili, parliamo quindi di un lordo che può andare dai 5.000-6.000 euro dei professionisti più giovani ai 15.000 o più di chi ha già un nome consolidato. Considerando tasse e spese, i redditi netti possono comunque aggirarsi sui 10.000-15.000 euro mensili per i chirurghi plastici di maggiore successo.

Sbocchi professionali

Un giovane medico che ha completato la specializzazione in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica ha a disposizione diversi percorsi professionali:

  • prima fra tutti il settore pubblico. Qui il chirurgo plastico può lavorare in ospedali e cliniche universitarie, entrando come dirigente medico. Gli sbocchi principali riguardano reparti di chirurgia plastica, centri ustioni, unità di chirurgia ricostruttiva e collaborazioni multidisciplinari con oncologi, ortopedici, maxillo-facciali e otorinolaringoiatri. La carriera può evolvere fino a posizioni di responsabilità come dirigente di struttura complessa;
  • il settore privato rappresenta un mercato molto ampio. I chirurghi plastici possono lavorare in cliniche specializzate in chirurgia estetica, centri polispecialistici, case di cura o aprire un proprio studio. In questo ambito, oltre agli interventi maggiori, trovano spazio anche le procedure mininvasive di medicina estetica, come filler, botulino e laserterapia, che negli ultimi anni hanno visto una crescita costante nella domanda;
  • la collaborazione con centri oncologici e ospedali specializzati, dove il chirurgo plastico è fondamentale nella ricostruzione post-mastectomia o dopo demolizioni tumorali del volto e del distretto cervico-facciale. Allo stesso modo, in centri per grandi ustionati o in reparti di traumatologia, il chirurgo plastico ricopre un ruolo centrale nella gestione dei danni tessutali;
  • l’area della chirurgia della mano e del cranio-facciale, dove esistono centri altamente specializzati che richiedono competenze molto tecniche e spesso un approccio multidisciplinare;
  • possibilità nel campo della ricerca e della docenza universitaria, per chi sceglie una carriera accademica, e nella cooperazione internazionale, in particolare con ONG che offrono assistenza in Paesi colpiti da guerre o calamità, dove la chirurgia plastica ricostruttiva ha un impatto decisivo sulla qualità di vita dei pazienti.

Come prepararsi al concorso SSM

Superare il test SSM non è difficile, dato il numero di contratti disponibili. La vera difficoltà consiste nel conseguire il punteggio sufficiente per entrare nella scuola e nella sede desiderate.

Pertanto, più alto è il punteggio ottenuto al Concorso di Specializzazione Medicina, maggiori sono le possibilità di raggiungere il proprio obiettivo. Questo vale soprattutto per specializzazioni ambite come Chirurgia plastica.

Per aiutarti e supportarti in ogni fase di questa tappa fondamentale del tuo percorso professionale, Secret SSM ha organizzato più tipologie di corsi di preparazione al SSM, con accesso a decine di videolezioni, sia preregistrate che in diretta, 25 manuali SSM e al simulatore SSM con integrata l’AI e la modalità sfida. Inoltre, con i corsi Secret SSM hai l’opportunità di richiedere il tutoraggio ad personam.

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