lavoro medico neolaureato

Quali lavori può fare un medico neolaureato

I medici neolaureati hanno svariate opportunità di lavoro. Leggi quali sono, cosa serve per iniziare e quanto si guadagna.
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Indice

Hai appena conseguito la laurea in medicina? Scopri quali lavori può fare un medico neolaureato, cosa ti serve per iniziare a livello teorico, pratico e burocratico e quanto può guadagnare un medico neolaureato.

Lavoro per il medico neolaureato

Cosa può fare un medico neolaureato? Le alternative per i medici neolaureati non sono poche. Infatti, oltre alla guardia medica per neolaureati, ci sono tante altre opportunità.

Sostituzioni del medico di medicina generale

Si tratta di una delle prime opportunità lavorative, tra le più gettonate. Infatti, quando i medici di base vanno in ferie devono trovarsi il sostituto.

Come iniziare

Segnala la tua disponibilità a svolgere sostituzioni sul sito del tuo Ordine provinciale. Tuttavia, molti medici preferiscono affidarsi al passaparola o a contatti diretti tramite gruppi Facebook e Telegram dedicati.

Consigli

Chiedi al medico titolare di fare un breve periodo di affiancamento (di solito, sono disponibili) per familiarizzare con la gestione dei pazienti, la burocrazia e i software utilizzati.

Per evitare sorprese, prima di iniziare raccogli queste informazioni: numero di pazienti in carico; modalità di gestione delle visite domiciliari; tariffe per i certificati e altre prestazioni; orari di lavoro e organizzazione interna e software gestionale utilizzato.

Inoltre, sfrutta al massimo il tirocinio del corso di laurea per imparare la pratica quotidiana del medico di base e per creare contatti utili per future sostituzioni.

Cosa fa

Durante la sostituzione, il tuo compito sarà quello di svolgere le principali attività del medico di base:

  • visitare i pazienti e prescrivere farmaci e analisi;
  • gestire le emergenze non differibili;
  • emettere certificati (ad esempio, per malattia o idoneità sportiva);
  • fare qualche medicazione;
  • effettuare visite domiciliari, se richieste.

Più è lunga la sostituzione, più è impegnativa. In quanto, per pochi giorni ci si occupa solo delle prescrizioni e delle visite non rimandabili.

Puoi effettuare sostituzioni fino a 30 giorni consecutivi. Per periodi più lunghi è necessario aver conseguito il diploma specifico di formazione in Medicina Generale.

Quanto guadagna

Il compenso di un medico sostituto è generalmente calcolato in base al numero di pazienti assistiti e può variare in funzione della stagione.

Il calcolo del compenso si basa sull’«Allegato C» dell’Accordo Collettivo Nazionale, ed equivale al 70% del compenso del medico titolare, ovvero circa 28 € per paziente diviso per 365 giorni.

Quali certificati può rilasciare un medico neolaureato

I medici neolaureati possono rilasciare diversi tipi di certificati:

  • certificato di malattia, gratuito
  • certificato per la riammissione a scuola, gratuito
  • certificato di constatazione del decesso, gratuito
  • certificato di attività ludico-motoria non agonistica con associazione o meno a una federazione, a pagamento, esente IVA
  • certificato per attività sportiva agonistica, a pagamento
  • certificato per l’invalidità civile, a pagamento
  • certificato anamnestico per patente, porto d’armi, gratuito o a pagamento

Sostituzioni di un pediatra di libera scelta

Le regole per sostituire un PLS sono simili a quelle del medico di medicina generale, ma richiedono maggiore attenzione perché i pazienti sono bambini. Se non ti senti sicuro, considera di fare un periodo di affiancamento più lungo per acquisire competenze specifiche.

Le sostituzioni rappresentano un’ottima opportunità per acquisire esperienza clinica e per iniziare a costruire una rete professionale, anche durante la scuola di specializzazione.

Sostituzioni del medico di continuità assistenziale

La continuità assistenziale è un servizio pubblico gestito dalle ASL attraverso appositi presidi territoriali che garantisce assistenza medica di base quando il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta (PLS) non sono disponibili.

Le sostituzioni sono a tempo determinato di massimo 3 mesi.
È un’opportunità flessibile, compatibile con altre attività come le sostituzioni di MMG o PLS, e consente di acquisire esperienza diretta nel territorio.

Quando opera la Continuità Assistenziale? Nei giorni feriali, dalle ore 20 alle 8 del giorno successivo. Nei giorni festivi, dalle ore 10 del giorno prefestivo alle ore 8 del giorno postfestivo

Come iniziare

È possibile accedere alle sostituzioni di continuità assistenziale partecipando ai bandi emanati periodicamente dalle ASL locali, soprattutto quando c’è carenza di personale. Per candidarti, cerca i bandi sul sito della ASL di riferimento. Generalmente, è più facile essere chiamati in zone periferiche.

Cosa fa

Le attività principali includono:

  • visite domiciliari e ambulatoriali
  • consulenze telefoniche
  • prescrizione di farmaci
  • certificati di malattia
  • proposta di ricovero o attivazione del 118 in caso di emergenza
  • esecuzione di ASO (Accertamento Sanitario Obbligatorio) e TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)

Cosa non può fare:

  • richiedere esami di laboratorio o indagini strumentali
  • prestazioni infermieristiche

In alcune ASL, è possibile eseguire prestazioni aggiuntive, come punti di sutura o vaccinazioni, per le quali è previsto un ulteriore compenso.

Quanto guadagna

La retribuzione varia leggermente a seconda della ASL di appartenenza, ma generalmente si aggira intorno a 30€/ora per le attività ambulatoriali e 23-24€/ora per le visite domiciliari. I turni notturni durano solitamente 12 ore, dalle 20 alle 8, e quelli festivi possono coprire l’intera giornata.

In alcune regioni, sono previsti compensi aggiuntivi tramite i “Patti aziendali” per attività extra, come la gestione documentale e la digitalizzazione dei dati.

Medico di continuità assistenziale diurna

La continuità assistenziale diurna è l’ex-USCA. Le USCA erano le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, istituite nel 2020 per gestire a domicilio pazienti COVID positivi o sospetti che non necessitavano di ricovero ospedaliero.

Dopo la pandemia, le USCA sono state trasformate in Centri di Medicina Territoriale per offrire assistenza primaria a chi non ha un medico di base.

Consigli
Per fare questo lavoro bisogna essere pronti a gestire pazienti con diverse necessità, spesso senza un’anamnesi pregressa.

Come iniziare

Per lavorare come medico ex-USCA devi contattare l’ASL di riferimento che gestisce il servizio sul territorio. In alcune regioni è previsto un breve corso di formazione.

Cosa fa

Le mansioni principali sono:

  • offrire assistenza a pazienti privi di medico di base;
  • effettuare visite ambulatoriali o domiciliari in orario diurno;
  • collaborare con i servizi sanitari territoriali per la gestione di casi complessi;

Quanto guadagna

La retribuzione varia in base alla regione e all’ASL di riferimento.

Medico in RSA

Lavorare come medico in una RSA è un’ottima opportunità per acquisire esperienza e iniziare a esercitare subito dopo la laurea. Nelle RSA che non dispongono di un medico di base interno, viene solitamente inviato un medico della continuità assistenziale diurna.

Come iniziare

L’inserimento avviene tramite le graduatorie per la continuità assistenziale, aggiornate mensilmente.

Cosa fa

Nonostante possano verificarsi situazioni complesse, di solito durante il primo periodo si viene affiancati da un medico più esperto.

La parte più delicata è valutare la gravità del caso e decidere se inviare l’ospite al pronto soccorso.

Quanto guadagna

Il compenso varia in base al numero di ospiti e alla tipologia di servizio richiesto.

Medico di pronto soccorso

Il medico di pronto soccorso è un professionista che gestisce i pazienti che arrivano in ospedale per emergenze o urgenze. Sebbene il pronto soccorso sia spesso associato a situazioni di grave emergenza, una parte consistente delle visite riguarda i cosiddetti codici bianchi e verdi.

Come iniziare
Per diventare medico di pronto soccorso bisogna rispondere alle offerte di lavoro per i turni di pronto soccorso.

Consigli
Lavorare in pronto soccorso può essere un’opportunità formativa, ma è anche un ambiente molto impegnativo. È consigliabile avere un po’ di esperienza prima di intraprendere questa strada, poiché la responsabilità di decidere le diagnosi e gestire il trattamento, pur avendo gli strumenti diagnostici, può essere stressante e comporta un rischio maggiore di contenzioso medico-legale.

Cosa fa
Il medico di pronto soccorso si occupa della gestione delle emergenze e delle urgenze, trattando principalmente codici bianchi e verdi nei primi mesi di carriera. Deve essere in grado di fare diagnosi rapide, richiedere esami diagnostici e decidere il trattamento più appropriato per il paziente, anche in assenza di una consulenza specialistica immediata.

Quanto guadagna
Il compenso per il medico di pronto soccorso è generalmente buono, ma varia a seconda delle strutture e delle turnazioni.

Medico penitenziario

Facciamo una premessa: l’ambiente carcerario presenta complessità specifiche, tra cui la gestione di patologie psichiatriche e infettive, la burocrazia sanitaria specifica e le procedure di sicurezza.

Come iniziare

Si accede tramite bandi emessi dalle ASL locali. Il processo di candidatura è simile a quello per la continuità assistenziale.

Poiché i penitenziari sono in numero limitato sul territorio, la graduatoria scorre più lentamente rispetto ad altri incarichi, soprattutto nelle grandi città.

Consigli
È consigliabile avere esperienza pregressa in guardia medica o pronto soccorso prima di intraprendere questo percorso.

Cosa fa

Il medico in carcere si occupa di un’utenza con esigenze sanitarie specifiche. Le principali mansioni includono:

  • visite mediche di base (diagnosi, cura e prevenzione);
  • prescrizione di farmaci e rilascio di certificati;
  • gestione di patologie croniche e urgenti;
  • redazione di relazioni sanitarie da inviare al direttore del carcere, al magistrato o al Ministero di Giustizia;
  • intervento in caso di emergenza sanitaria (con eventuale attivazione del 118, tenendo conto delle tempistiche di accesso alle strutture penitenziarie).

Quanto guadagna

La retribuzione del medico penitenziario è equiparata a quella della guardia medica e varia in base alle condizioni locali.

Medico necroscopo

Il medico necroscopo è una figura professionale incaricata dall’ASL di certificare il decesso di una persona.

Come iniziare
Per diventare medico necroscopo, bisogna accedere al ruolo tramite l’ASL di riferimento, che gestisce l’assegnazione degli incarichi.

Consigli

È essenziale aver studiato la medicina legale e la normativa specifica.

Cosa fa
Il medico necroscopo ha il compito di confermare la morte, sulla base dei segni cadaverici evidenti. Se il decesso è avvenuto senza assistenza medica, deve compilare una scheda Istat e, se necessario, ipotizzare la causa della morte.

Quanto guadagna
Il compenso per questo ruolo può variare, ma generalmente è un incarico che prevede una remunerazione per ogni singola certificazione effettuata.

Medico prelevatore

Il medico prelevatore è colui che esegue i prelievi, come tamponi e analisi, nei laboratori analisi e nei centri di prelievo. Si tratta di un ruolo fondamentale in ambito sanitario, che non richiede un alto livello di responsabilità ma è importante per garantire l’efficienza e la qualità dei prelievi.

Come iniziare
Per diventare medico prelevatore, è necessario rispondere alle offerte di lavoro pubblicate dai laboratori analisi privati o dalle aziende sanitarie locali. Gli incarichi possono variare in base alla struttura e alle necessità di prelievo.

Se lavori tramite le ASL, potresti essere coinvolto anche nelle donazioni di sangue, dove il medico prelevatore valuta l’idoneità del donatore.

Cosa fa
Il medico prelevatore si occupa di eseguire i prelievi, come tamponi o analisi del sangue, nei laboratori o nei centri prelievi. Se lavora nell’ambito delle donazioni di sangue, esegue l’anamnesi e decide se il paziente è idoneo alla donazione.

Quanto guadagna
Il compenso per il medico prelevatore varia in base all’accordo con le strutture, ma generalmente si aggira attorno ai 20-25 euro l’ora.

Medico estetico

La medicina estetica è una professione in forte crescita, molto richiesta dai pazienti che cercano trattamenti estetici per migliorare il loro aspetto.

Come iniziare
Per diventare medico estetico è fondamentale completare un corso di formazione specifico. In Italia ci sono numerosi master di medicina estetica.

Consigli
La medicina estetica richiede una preparazione approfondita, poiché le aspettative dei pazienti sono molto elevate. È importante, quindi, acquisire esperienza pratica sotto la guida di professionisti esperti e perfezionare le competenze, come l’uso di acido ialuronico, botox, fili di trazione, laser per trattamenti cutanei e PRP.

Cosa fa
Il medico estetico si occupa di eseguire trattamenti estetici non invasivi, come iniezioni di filler, botox, e interventi con laser per migliorare l’aspetto della pelle e del viso. Spesso si tratta di trattamenti per ridurre rughe, tonificare la pelle e correggere inestetismi.

Quanto guadagna
Il guadagno di un medico estetico dipende dalla clientela e dalla struttura in cui lavora. Spesso si inizia lavorando in cliniche private, dove si guadagna una percentuale sui trattamenti effettuati. Con l’esperienza, molti medici estetici scelgono di aprire uno studio proprio. I guadagni possono variare, ma sono generalmente elevati.

Medico per eventi e manifestazioni sportive

Se ti appassiona lo sport e vuoi un lavoro dinamico, il medico per eventi sportivi è una valida opportunità. È un’attività che richiede prontezza, competenze di base in traumatologia e medicina d’urgenza e una solida conoscenza del BLSD.

Come iniziare

Puoi trovare opportunità tramite enti locali come le Misericordie, associazioni di volontariato o aziende che organizzano eventi sportivi.

Devi avere una formazione aggiornata in BLSD, Basic Life Support and Defibrillation, e saper usare correttamente il defibrillatore.

Fatti conoscere attraverso gruppi Facebook, Telegram o piattaforme professionali come LinkedIn.

Consigli
Prima di accettare l’incarico, considera sempre il tipo di manifestazione (calcio, rugby, arti marziali, motocross, ecc.) e il rischio connesso, perché alcuni sport sono più esposti a traumi gravi.
Assicurati che sia sempre presente un defibrillatore sul luogo dell’evento e nel caso non siano forniti dall’organizzazione, porta con te farmaci comuni, come antinfiammatori e antidolorifici, e strumenti per la valutazione di base, lo sfigmomanometro, il saturimetro e il kit di sutura.

Inoltre, ti suggeriamo di:

  • ripassare la traumatologia di base. Sarebbe utile fare un tirocinio in ortopedia o in sala gessi per imparare a steccare e immobilizzare fratture;
  • conoscere le procedure di emergenza. Allenati a gestire situazioni critiche come arresto cardiaco, crisi ipertensive o traumi cranici.

Cosa fa

Il compito principale è garantire l’assistenza sanitaria a bordo campo durante gare ed eventi, intervenendo in caso di traumi o malori.

I compiti principali sono:

  • valutazione e gestione dei traumi sportivi (distorsioni, fratture, contusioni) e di situazioni di emergenza (arresto cardiaco, crisi ipertensive);
  • decidere se l’atleta può proseguire la gara, necessita di cure immediate o di trasporto in ospedale tramite ambulanza;
  • fa attenzione all’eventuale uso di sostante d’abuso.

Quanto guadagna

40€/ora lordi è il compenso medio per la maggior parte degli eventi sportivi. Talvolta, sono inclusi cibo e bevande.

Medico per sagre e feste di paese

Per gli eventi con un numero elevato di partecipanti è obbligatoria la presenza di un medico con ambulanza per garantire l’assistenza sanitaria. Gli organizzatori, in alcuni casi, si rivolgono a enti come la Croce Rossa, ma possono anche cercare medici esterni disponibili per la copertura del servizio.

Come iniziare

Le opportunità si trovano tramite contatti diretti con organizzatori, cooperative sanitarie o piattaforme di servizi medici per eventi.

Consigli
Sebbene il compenso per questi incarichi possa sembrare facile da ottenere, è importante considerare il livello di responsabilità. Se durante l’evento si verificano emergenze gravi, il medico è direttamente responsabile della gestione iniziale del paziente, il che può comportare rischi medico-legali significativi. Per questo motivo, è consigliabile valutare attentamente le condizioni dell’incarico e il supporto medico previsto.

Cosa fa

Le principali mansioni sono:

  • assistenza sanitaria durante l’evento
  • gestione di emergenze e primo soccorso
  • coordinamento con l’ambulanza e i servizi di emergenza

Quanto guadagna
Le tariffe possono variare in base all’evento e all’organizzatore, da 50 euro circa, in alcuni casi con vitto e alloggio incluso.

Medico per assicurazioni private e aziende del settore farmaceutico

Tra le opportunità lavorative per i medici neolaureati ci sono anche quelle di:

  • medico per conto di assicurazioni private;
  • collaboratore nel settore farmaceutico.

Su LinkedIn o su altri siti specializzati puoi trovare annunci pubblicati da aziende farmaceutiche che cercano medici anche neolaureati per vari ruoli, ad esempio consulenti o supervisori. Oppure, da aziende e assicurazioni sanitarie per visite private a domicilio.

Medico in hotel, centri termali, villaggi

Il medico termale lavora in ambienti privati, come centri termali, hotel, SPA e villaggi turistici, dove offre assistenza ai codici bianchi e altre esigenze sanitarie.

Come iniziare
Per intraprendere questa carriera, è consigliato inviare il proprio curriculum alle strutture di interesse, come hotel e centri termali, che potrebbero essere alla ricerca di personale medico.

Consigli
Tieni presente che esiste una Specializzazione in Medicina termale, con pochi posti di disponibili. Alcune strutture la richiedono.

Cosa fa
Il medico termale visita i pazienti, valuta il loro stato di salute e propone terapie appropriate, come fanghi o bagni termali, per migliorare il benessere fisico.

Quanto guadagna
Il guadagno del medico termale può variare in base alla struttura e all’esperienza, ma in generale è un lavoro ben pagato, soprattutto in strutture di alta categoria.

Medico di bordo sulle navi da crociera

Il medico di bordo è una figura chiave sulle navi da crociera, con importanti responsabilità (è un ufficiale di bordo), poiché spesso è l’unico medico durante tutta la crociera e deve occuparsi della salute sia dei passeggeri che dei membri dell’equipaggio.

Come iniziare
Per diventare medico di bordo è necessario ottenere una qualifica specifica, che si ottiene superando un concorso pubblico indetto dal Ministero della Salute ogni 5 anni. È possibile anche lavorare come medico di bordo supplente, in attesa del concorso.

Consigli
Bisogna essere pronti a gestire una varietà di situazioni sanitarie, anche gravi.

Cosa fa
Il medico di bordo è responsabile della salute degli ospiti e dell’equipaggio, trattando ogni tipo di emergenza medica che possa sorgere durante la crociera, dalle malattie comuni agli incidenti.

Quanto guadagna
Il medico di bordo può guadagnare anche 8 mila al mese circa, date le elevate responsabilità e il lavoro in un ambiente esclusivo come le navi da crociera.

Docente per attività formative

La docenza in ambito medico offre ai laureati in medicina l’opportunità di insegnare in corsi di primo soccorso o simili. È un’attività che non richiede la specializzazione e permette di acquisire esperienza nella divulgazione scientifica, con un buon margine di guadagno, sebbene possa richiedere investimenti iniziali per il materiale didattico.

Come iniziare

Candidati presso enti formativi oppure contatta aziende, associazioni o agenzie che organizzano corsi di formazione (es. corsi di primo soccorso aziendale).

Crea un profilo professionale su LinkedIn e iscriviti a gruppi Telegram o Facebook dedicati alla formazione sanitaria per trovare opportunità.

Per insegnare in alcuni ambiti specifici (es. BLS-D) è necessario ottenere certificazioni tramite corsi di formazione.

Consigli

Prepara il materiale didattico con slide chiare e semplici adatte a un pubblico non medico. Devi essere capace di spiegare concetti complessi in modo accessibile, rispondendo alle domande con sicurezza.

Investi nell’attrezzatura. Ad esempio, è utile avere a un manichino per le esercitazioni (acquistabile o noleggiabile) e test di valutazione per i corsisti.

Inoltre, ti suggeriamo di frequentare periodicamente corsi di BLS/ALS per restare al passo con le procedure più recenti e migliorare la tua formazione.

Infine, non dimenticare di calcolare il compenso considerando eventuali costi aggiuntivi.

Cosa fa

Le mansioni principali sono:

  • tenere lezioni teoriche e pratiche su argomenti come BLS (Basic Life Support), anatomia di base e quadri patologici d’urgenza (infarto, traumi, ecc.), manovre salvavita (es. manovra di Heimlich)
  • formare i dipendenti aziendali sui protocolli di primo soccorso, come previsto dal D.Lgs. 81/08, con corsi obbligatori che vanno ripetuti ogni tre anni;
  • somministrare test a risposta multipla per verificare l’apprendimento.

Quanto guadagna

La retribuzione varia dalle 30€/ora lorde per lezioni generiche a 80€/ora lorde per corsi specifici, come quelli di primo soccorso aziendale.

Attività da fare durante la laurea in Medicina

Durante il percorso di studi, è fondamentale sfruttare i tirocini per apprendere le competenze pratiche di base e acquisire familiarità con le procedure burocratiche.

Pertanto, ti suggeriamo di privilegiare le esperienze che offrono la possibilità di apprendere manovre concrete, piuttosto che osservare procedure complesse difficili da replicare senza anni di specializzazione.

Inoltre, approfitta della disponibilità di infermieri, medici di base e del personale del pronto soccorso per imparare sia l’approccio clinico sia la gestione dei pazienti.

Ecco alcune aree su cui concentrarsi:

  • procedure di base. Impara a fare prelievi, inserire una flebo, somministrare iniezioni, medicare ferite e suturare, competenze essenziali nella pratica quotidiana;
  • anamnesi e visita clinica. Sviluppa la capacità di condurre una buona anamnesi e una visita accurata, cruciale per formulare diagnosi corrette;
  • pronto soccorso. Un tirocinio nell’area verde è particolarmente utile per affrontare i casi più comuni, come congiuntiviti, piccoli traumi e ferite;
  • burocrazia e prescrizioni mediche. Apprendere le modalità di prescrizione dei farmaci (ricette rosse, bianche e dematerializzate) e le procedure burocratiche legate alla professione.

Medico neolaureato: cosa deve sapere

Il medico neolaureato che vuole iniziare a lavorare dovrebbe ripassare o approfondire questi argomenti per affrontare le situazioni cliniche con sicurezza, garantendo un intervento tempestivo e appropriato.

Uno dei testi più utili è il famoso manuale Antonicelli, per un ripasso rapido e mirato, disponibile sia in versione cartacea che digitale.

  1. Specialità mediche principali
  • Neurologia e Psichiatria. Dolori neuropatici, riconoscimento di un TIA (Attacco Ischemico Transitorio), gestione di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), disturbi dell’umore e d’ansia.
  • Cardiologia. Ipertensione e aritmie.
  • Pneumologia. Asma e BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva).
  • Gastroenterologia. Sintomi comuni come dolori addominali.
  • Urologia e Nefrologia. Disturbi della minzione.
  • Malattie infettive. Patologie più frequenti da riconoscere e trattare.
  • Pediatria. Vaccinazioni e riconoscimento degli esantemi infantili.
  • Ginecologia e Ostetricia. Gestione di pazienti in gravidanza.
  1. Farmacologia

Norme e procedure per la prescrizione dei farmaci, con particolare attenzione ai farmaci psicotropi.

  1. Medicina legale

Codice deontologico, certificazione di malattia e procedure per redigere correttamente i certificati medici.

  1. Medicina del lavoro e vaccinazioni

Conoscere i principali rischi professionali e le procedure di vaccinazione richieste, sia in ambito generale che per specifiche categorie di lavoratori.

  1. Approccio pratico

Saper riconoscere le patologie più comuni e distinguere i casi da trattare ambulatorialmente da quelli da inviare con urgenza al pronto soccorso.

Gli strumenti del medico neolaureato

Ecco cosa non deve mancare nella borsa del medico neolaureato.

Gli strumenti essenziali del giovane medico sono:

  • timbro, con nome, cognome, “medico chirurgo”, n. iscrizione all’Ordine. P. IVA e telefono non sono obbligatori;
  • fonendoscopio, preferibilmente di qualità per diagnosi accurate;
  • sfigmomanometro, meglio analogico per maggiore precisione;
  • saturimetro.

Altri strumenti utili sono: il termometro, il kit per medicazioni, il martelletto neurologico e la lucetta per esami neurologici di base, l’otoscopio, soprattutto in pediatria.

Inoltre, può essere utile avere un camice perché non sempre viene fornito sul luogo di lavoro.

Infine, se offri prestazioni a pagamento, devi avere un POS. Sul mercato ci sono varie tipologie di apparecchi, anche molto compatti.

Medico neolaureato: partita IVA e burocrazia

Dopo la laurea, il primo passo è l’iscrizione all’Ordine dei Medici della tua provincia. La procedura richiede circa 1-2 settimane e ti assegna un numero di iscrizione indispensabile per esercitare.

Per esercitare come medico libero professionista è necessario aprire la Partita IVA.

Inoltre, è obbligatoria l’assicurazione di responsabilità civile, RC Professionale, che ti tutela in caso di errori o contenziosi con i pazienti. Leggi di più sull’assicurazione per giovani medici.

 

Immagine in evidenza di Tima Miroshnichenko: https://www.pexels.com/photo/person-holding-blue-plush-toy-and-white-syringe-8376311/

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