Ti interessa la Scuola di Specializzazione in Medicina dello sport? In questa guida trovi tutte le informazioni utili per orientarti nel percorso di specializzazione.
La Medicina dello sport è una disciplina dinamica e multidisciplinare, che richiede competenze cliniche avanzate, conoscenze in ambito fisiologico e biomeccanico, e una particolare attenzione alla prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie legate all’attività fisica. I medici dello sport svolgono un ruolo fondamentale nella tutela della salute degli atleti e nella promozione di stili di vita attivi per la popolazione generale.
Scopri in cosa consiste questa specializzazione, quali sono le principali attività del medico dello sport e quali sbocchi professionali offre al termine del percorso. Troverai anche informazioni aggiornate su durata, sedi, numero di posti disponibili e piano di studi della Scuola di Specializzazione in Medicina dello sport e dell’esercizio fisico. Infine, leggi le opinioni degli specializzandi e scopri quali sono le migliori Scuole di Specializzazione in Medicina dello sport in Italia.
Leggi la guida sulla Specializzazione in Medicina dello sport di Secret SSM.
Medicina dello sport: la specializzazione
Il giovane medico che aspira a conseguire la Specializzazione in Medicina dello sport e dell’esercizio fisico deve acquisire 240 CFU.
La frequenza è obbligatoria. L’impegno orario è pari a 38 ore settimanali.
Lo specializzando ha diritto ad assenze, malattia e maternità.
Dopo aver superato la prova dell’ultimo anno di corso, lo specializzando deve sostenere la prova finale, che consiste nella discussione della tesi di specializzazione. L’argomento di tesi è proposto dallo specializzando in uno dei settori scientifici disciplinari inclusi nel Regolamento Didattico e prevede la guida di un relatore. La prova è valutata in centodecimi.
Quando dura la Specializzazione in Medicina dello sport
La durata della Specializzazione in Medicina dello sport è di quattro anni.
Posti Specializzazione in Medicina dello sport
I posti per Medicina dello sport sono stati:
- 2024, 84 contratti statali e 4 regionali;
- 2023, 75 contratti statali, 10 regionali e 2 finanziati da altri enti pubblici o privati.
Secondo i dati forniti da Anaao, nel 2024 su 88 contratti banditi, ne sono stati assegnati 87, il 99%. Con questi numeri, la Scuola di Specializzazione in Medicina dello sport si colloca tra le scuole più ambite, in cui è più difficile entrare.
Università con Medicina dello sport
Nel 2024 le Scuole di Specializzazione di Medicina dello sport sono state 28:
- Bari, 3 posti totali più 1 riservato a esigenze del servizio SSN
- Brescia, 3 posti totali
- Campania – “L. Vanvitelli”, 3 posti totali
- Chieti-Pescara, 3 posti totali
- Cattolica del Sacro Cuore, 3 posti totali
- Ferrara, 2 posti totali
- Firenze, 5 posti totali
- Foggia, 2 posti totali
- Insubria, 1 posto totali
- Messina, 2 posti totali più 1 riservato a esigenze del servizio SSN
- Milano, 4 posti totali
- Milano-Bicocca, 2 posti totali
- Modena e Reggio Emilia, 3 posti totali
- Molise, 2 posti totali
- Napoli Federico II, 5 posti totali
- Padova, 5 posti totali
- Palermo, 5 posti totali
- Pavia, 3 posti totali
- Perugia, 3 posti totali
- Pisa, 3 posti totali
- Politecnica delle Marche, 4 posti totali
- Roma “La Sapienza” – Fac. M-O/F-M, 2 posti totali più 1 riservato a esigenze della Sanità militare
- Roma “Tor Vergata”, 2 posti totali
- Siena, 3 posti totali
- Torino, 5 posti totali più 1 riservato a esigenze del servizio SSN
- Trieste, 3 posti totali
- Udine, 2 posti totali
- Verona, 5 posti totali
Scuola di Specializzazione in Medicina dello sport: ordinamento didattico
La specializzazione in Medicina dello sport offre una formazione interdisciplinare che unisce scienze di base e competenze cliniche in ambiti come medicina interna, cardiologia, ortopedia, epidemiologia e salute pubblica. Lo specializzando sviluppa una visione globale della salute, imparando a considerare l’impatto dell’attività fisica sull’intero organismo e in tutte le fasi della vita.
Accanto a questo approccio, il percorso forma il medico all’uso clinico dell’esercizio fisico come strumento diagnostico e terapeutico. È prevista l’acquisizione di competenze nella valutazione funzionale di pazienti, anche con patologie croniche, e nella prescrizione di programmi di allenamento personalizzati, con l’obiettivo di integrare l’esercizio nella prevenzione e nella gestione delle malattie.
Obiettivi formativi
Il percorso di specializzazione in Medicina dello sport e dell’Esercizio Fisico è strutturato per fornire una formazione completa e multidisciplinare, articolata su diversi livelli di obiettivi formativi.
Obiettivi di base
Lo specializzando sviluppa solide conoscenze in:
- Biomeccanica e fisiologia dell’esercizio
- Biochimica, genetica e nutrizione, con un focus su tutte le fasce d’età
- Statistica applicata alla ricerca clinica, per un approccio evidence-based
Formazione generale
Fornisce le basi mediche trasversali necessarie per l’attività clinica:
- Epidemiologia, semeiotica e metodologia clinica
- Diagnostica strumentale e per bioimmagini, inclusa la medicina nucleare
Obiettivi specifici della scuola
Il percorso mira a formare medici esperti nella gestione completa dello sportivo:
- Competenza clinica: diagnosi differenziale e gestione di condizioni acute
- Valutazione dello sportivo: esami clinici e funzionali a riposo e sotto sforzo, anche in età evolutiva
- Conoscenza delle patologie limitanti: cardiologiche, internistiche, ortopediche
- Farmacologia e tossicologia: impatto dei farmaci e sostanze dopanti sulla performance
- Traumatologia e urgenze: primo soccorso, riabilitazione e gestione di emergenze (anche tossiche)
- Esercizio come terapia: uso dell’attività fisica nel trattamento di patologie croniche
- Promozione della salute pubblica: prevenzione e medicina comunitaria
- Scienze dello sport: teoria del movimento, allenamento, regolamenti sportivi
- Etica e sviluppo professionale: conoscenze giuridiche, deontologiche e organizzative
Tronco comune (formazione integrata)
- Garantisce una preparazione medica completa, con competenze in:
- Diagnosi clinica e strumentale delle principali patologie internistiche
- Gestione delle emergenze mediche e delle complicanze iatrogene
- Farmacologia generale: indicazioni, controindicazioni e interazioni
- Ricerca clinica e metodologia scientifica
- Prevenzione, medicina sociale e sanità pubblica
Attività didattiche e formative
Il percorso di specializzazione è strutturato per garantire un apprendimento solido e progressivo, basato su un equilibrio tra formazione teorica e attività pratiche professionalizzanti. L’obiettivo è lo sviluppo di competenze mediche avanzate, con una crescente autonomia nella gestione clinica.
- Struttura didattica. Il programma didattico si articola in moduli e prevede lezioni frontali, prevalentemente nei primi due anni, ma presenti anche nella seconda metà del percorso. Ogni lezione è pensata per integrare contenuti teorici e attività pratiche, che si svolgono spesso in ambulatori o reparti ospedalieri. Fin dall’inizio del corso, gli specializzandi sono inseriti nelle strutture cliniche attraverso rotazioni in diversi dipartimenti ospedalieri. Tra queste, è inclusa una rotazione obbligatoria di tre mesi in medicina interna.
- Attività professionalizzanti. Le attività professionalizzanti rappresentano un elemento centrale del percorso formativo, essenziali per l’acquisizione delle competenze pratiche richieste. Tra queste possono rientrare:
- la partecipazione alla valutazione di almeno 200 giudizi di idoneità sportiva, di cui 40 integrati da test strumentali o di laboratorio;
- l’elaborazione e il monitoraggio di 20 protocolli di riabilitazione ortopedica post-traumatica e post-chirurgica, con apprendimento di diverse tecniche di bendaggio funzionale;
- almeno 10 esperienze di valutazione clinica e funzionale di atleti con disabilità fisiche, sia in laboratorio che sul campo;
- l’esecuzione autonoma di almeno 30 valutazioni funzionali ergometriche in pazienti con patologie croniche cardiovascolari, respiratorie o metaboliche, e altre 30 valutazioni in soggetti con patologie cardiovascolari e/o respiratorie;
- la formulazione di almeno 10 programmi di allenamento, distribuiti in quattro discipline sportive (due a prevalente attività aerobica e due anaerobica);
- un periodo minimo di 30 giorni di attività in un Dipartimento di Emergenza (pronto soccorso);
- la partecipazione ad almeno 3 sperimentazioni fisiopatologiche o cliniche controllate, secondo le norme di buona pratica clinica.
- Rete Formativa. La rete formativa varia tra le sedi universitarie e comprende ospedali universitari, IRCCS, ASST e cliniche specializzate. Tra gli esempi più rappresentativi:
- Università di Trieste: Presidio Ospedaliero di Cattinara e Maggiore, Presidio Santa Maria degli Angeli, con reparti dedicati alla cardiologia, pneumologia, riabilitazione e medicina dello sport.
- Università di Milano-Bicocca: include strutture come il San Gerardo dei Tintori, il Centro Cardiologico Monzino, il Policlinico di Monza, e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
- Sapienza Università di Roma: dispone di una rete ampia e articolata che comprende il Policlinico Umberto I, l’IRCCS S. Lucia, l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, l’ASL Roma 3 e il Foro Italico.
- Università di Catania: collabora con le Università di Palermo e Messina, integrando le rispettive reti formative in un sistema condiviso.
Attività di ricerca e sviluppo scientifico
La ricerca è parte integrante del percorso formativo. Gli specializzandi partecipano attivamente a progetti scientifici in collaborazione con docenti esperti, acquisendo competenze nelle metodologie di ricerca clinica e nella conduzione di sperimentazioni secondo le norme di buona pratica clinica. Tra le attività previste vi è la partecipazione ad almeno tre sperimentazioni fisiopatologiche o cliniche controllate.
Le scuole organizzano regolarmente attività scientifiche come discussione di casi clinici, journal club, seminari, simposi e research grand rounds. Queste iniziative stimolano il pensiero critico e l’aggiornamento continuo, anche attraverso la partecipazione a congressi e la produzione di pubblicazioni.
Gli ambiti di ricerca variano in base all’ateneo. A Trieste si lavora su fisiologia clinica, metabolismo muscolare e traumatologia osteo-articolare. A Bologna il focus è sulla psicobiologia della performance, l’allenamento avanzato e l’attività fisica per l’inclusione sociale. A Milano-Bicocca l’attenzione è rivolta all’esercizio come cura e alla prevenzione attraverso lo screening genetico.
Alcuni programmi includono opportunità di formazione all’estero fino a 18 mesi, promuovendo l’internazionalizzazione della formazione e della ricerca.
Scuola di Medicina dello sport: opinioni
Come ogni scuola anche questa presenta dei pro e dei contro.
Pro
- Ampio campo di applicazione clinica: la Medicina dello sport permette di lavorare in diversi contesti, dal trattamento di infortuni alla gestione della prevenzione nelle popolazioni sportive e non.
- Collaborazioni professionali di alto livello: spesso si ha la possibilità di interagire con atleti professionisti, squadre sportive, palestre e centri di riabilitazione, ampliando la propria rete professionale.
- Formazione pratica significativa: molti corsi prevedono un’ampia parte di tirocinio pratico sul campo, che aiuta a consolidare le competenze mediche in situazioni reali.
- Ruolo crescente della prevenzione: c’è una maggiore attenzione istituzionale e sociale verso la prevenzione delle malattie legate alla sedentarietà e all’attività fisica, aumentando le opportunità professionali.
- Possibilità di diversificare la carriera: la specializzazione apre anche a sbocchi in ambito di ricerca, riabilitazione e promozione della salute, non solo nell’ambito sportivo agonistico.
- Ambiente multidisciplinare: si lavora spesso in team con fisioterapisti, preparatori atletici, psicologi dello sport e altri specialisti, arricchendo il proprio bagaglio professionale.
Contro
- Didattica non sempre uniforme: in alcune sedi la formazione risulta troppo teorica e meno centrata sulle attività pratiche e sul contatto diretto con atleti o pazienti.
- Disparità tra strutture: la qualità della formazione varia molto a seconda della sede, con alcune scuole che offrono opportunità molto limitate in termini di tirocinio o accesso a strutture sportive di alto livello.
- Carico di lavoro elevato: gli specializzandi segnalano spesso un impegno molto intenso, con orari lunghi che possono risultare faticosi soprattutto in concomitanza con altre attività accademiche o lavorative.
- Difficoltà di accesso a strutture sportive: non sempre è facile ottenere un posto nei centri sportivi o nelle società più prestigiose, limitando così l’esperienza pratica.
- Burocrazia e organizzazione: Alcuni lamentano inefficienze burocratiche, poca chiarezza nei programmi e difficoltà nell’organizzazione delle attività pratiche.
Dall’analisi di forum e contenuti YouTube, emerge che molti specializzandi raccontano di aver potuto subito applicare le conoscenze teoriche in contesti reali, trovando questo aspetto molto utile per la crescita professionale.
La presenza di un buon tutor o mentore è vista come un fattore chiave per affrontare con successo il percorso formativo.
Alcuni studenti lamentano il problema di dover bilanciare le attività di tirocinio con lo studio per gli esami interni e il concorso.
Migliori Scuole di Specializzazione in Medicina dello sport
Ogni anno i medici specializzandi devono rispondere al questionario sulla valutazione delle Scuole di Specializzazione.
L’Associazione Liberi Specializzandi – Fattore 2a ha elaborato le risposte del 2023 per il 2022. In base a questa elaborazione il punteggio medio di soddisfazione degli specializzandi in Medicina dello sport è di 6,64 punti.
Le migliori Scuole di Medicina dello sport sono:
- Campania “L. Vanvitelli”
- Cattolica del Sacro Cuore
- Bari
A queste, aggiungiamo anche le scuole di Verona e Palermo.
Cosa fa il medico dello sport
Il medico dello sport è una figura chiave per garantire che l’attività fisica venga praticata in sicurezza, contribuendo non solo alla cura degli infortuni, ma anche alla promozione della salute e al miglioramento delle prestazioni atletiche.
Si tratta di un professionista specializzato nella prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione delle patologie legate all’attività fisica e sportiva. Il suo ruolo principale è quello di garantire che chi pratica sport, a qualsiasi livello, possa farlo in modo sicuro, minimizzando il rischio di infortuni e ottimizzando la performance fisica.
Questo medico valuta le condizioni di salute generale degli atleti e dei soggetti attivi, eseguendo visite mediche specifiche per accertarsi che siano idonei a svolgere l’attività sportiva. È inoltre coinvolto nella gestione e nel trattamento degli infortuni muscolo-scheletrici più comuni, come distorsioni, tendiniti o traumi, e segue il percorso di riabilitazione per permettere un ritorno sicuro allo sport.
La Specializzazione in Medicina dello sport può includere diversi ambiti: alcuni medici si concentrano sull’aspetto clinico, curando direttamente gli atleti; altri lavorano in ambito di prevenzione, studiando come migliorare la preparazione fisica e ridurre il rischio di lesioni; altri ancora possono dedicarsi alla ricerca o all’educazione sanitaria, promuovendo stili di vita sani e corretti.
In alcuni casi, il medico dello sport può collaborare con altre figure professionali, come fisioterapisti, preparatori atletici, nutrizionisti e psicologi dello sport, per offrire un approccio multidisciplinare all’atleta.
Esistono inoltre sotto-specializzazioni o aree di interesse più specifiche, come la cardiologia dello sport, che si concentra su problemi cardiaci legati all’attività fisica, o la medicina riabilitativa sportiva, che segue il recupero post-infortunio.
Specializzando in Medicina dello sport: stipendio
Quanto guadagna uno specializzando in Medicina dello sport? Lo stipendio degli specializzandi è uguale, indipendentemente dalla scuola frequentata, almeno fino al 2024/25. Infatti, dal 2025/26 per le 20 scuole meno attrattive è previsto un aumento maggiore rispetto a quello previsto per tutte le altre scuole.
Per approfondire, leggi qual è lo stipendio di uno specializzando.
Quindi, al momento, lo stipendio netto dello specializzando in Medicina è pari a:
- 1652,29 euro al mese per i primi due anni di specializzazione;
- 1718,35 euro al mese per gli anni successivi.
Stipendio del medico sportivo
Quando guadagna uno specializzato in Medicina dello sport? Ci sono delle differenze tra settore pubblico e privato.
Settore pubblico
Dopo la specializzazione, i medici dello sport possono diventare dirigenti medici nel SSN. La retribuzione, regolata dal CCNL, cresce con l’esperienza:
- entry-level (0-5 anni): 45.000–50.000€ lordi/anno (circa 1.900–2.900€ netti/mese).
- mid-career (5-15 anni): 65.000–81.000€ lordi/anno (2.800–3.300€ netti/mese).
- senior (oltre 15-20 anni): fino a 105.000€ lordi/anno (3.000–4.200€ netti/mese).
Il reddito è composto da varie voci: stipendio base, indennità di anzianità, specificità medica, incarico e esclusività.
Il settore pubblico garantisce stabilità economica e una progressione chiara, anche grazie al CCNL. Tuttavia, comporta orari meno flessibili e turni gravosi (notti, festivi, reperibilità), che incidono sia sul reddito effettivo sia sull’equilibrio vita-lavoro.
Settore privato
Il privato è dominato da compensi legati alla reputazione, all’iniziativa personale e alla capacità imprenditoriale. Tuttavia, il settore è segnato anche da concorrenza sleale e pratiche irregolari (visite senza fattura o in sedi non autorizzate), che penalizzano chi opera nel rispetto delle regole, generando disuguaglianze e frustrazione tra i professionisti corretti.
Nel privato, il medico dello sport può aspirare a guadagni più elevati rispetto al pubblico, ma con maggiore incertezza, forte variabilità e dinamiche di mercato complesse:
- Cliniche e ambulatori privati. Dipendenti, reddito lordo annuo tra 34.000€ e 57.000€, con media intorno ai 40.000 €. Libera professione, reddito molto variabile; ad esempio, 10 visite a settimana a 80 € generano circa 2.400€ lordi/mese, ma il netto può scendere a circa 1.100 € dopo trattenute, contributi e tasse. Serve un alto volume di lavoro per guadagni sostenibili;
- Squadre e club sportivi. In contesti professionistici (es. Serie A), il reddito può superare i 100.000€ annui. In club minori, si oscilla tra 50.000€ e 60.000€. Sono richiesti impegno elevato, flessibilità e presenza costante;
- Libera professione e consulenza. Il guadagno dipende da numero di incarichi, capacità di negoziazione e rete di contatti. I costi operativi riducono sensibilmente il netto.
Specializzazione Medicina dello sport: sbocchi lavorativi
Ecco un elenco dei principali sbocchi lavorativi per un medico specializzato in medicina dello sport:
- strutture sanitarie pubbliche e private (ospedali, cliniche) per diagnosi, trattamento e riabilitazione degli infortuni sportivi;
- società sportive, federazioni e centri sportivi per la valutazione dell’idoneità fisica e la prevenzione degli infortuni;
- collaborazioni con squadre professionistiche e club dilettantistici per assistenza medica agli atleti e supporto alla preparazione atletica;
- studi medici specialistici e centri di fisioterapia e riabilitazione, spesso in equipe multidisciplinari;
- ricerca scientifica e università, con attività di studio e didattica legate all’attività fisica e alla salute;
- attività di promozione della salute e educazione sanitaria, rivolte sia a sportivi sia alla popolazione generale.
Come prepararsi al concorso SSM
Superare il test SSM non è difficile, dato il numero di contratti disponibili. La vera difficoltà consiste nel conseguire il punteggio sufficiente per entrare nella scuola e nella sede desiderate.
Pertanto, più alto è il punteggio ottenuto al Concorso di Specializzazione Medicina, maggiori sono le possibilità di raggiungere il proprio obiettivo. Questo vale soprattutto per specializzazioni ambite come Medicina dello sport.
Per aiutarti e supportati in ogni fase di questa tappa fondamentale del tuo percorso professionale, Secret SMM ha organizzato più tipologie di corsi di preparazione al SSM, con accesso a decine di videolezioni, sia preregistrate che in diretta, 25 manuali SSM e al simulatore SSM con integrata l’AI e la modalità sfida. Inoltre, con i corsi Secret SSM hai l’opportunità di richiedere il tutoraggio ad personam.
Immagine in evidenza realizzata con ChatGPT