Cause e rimedi dello stress nello studente di Medicina

L'ultimo anno di Medicina è causa di stress per molti studenti. Scopri da dove deriva e quali strategie adottare per combatterlo.
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L’ultimo anno di università: ansia, stanchezza e mille pensieri che si accavallano. Molti studenti dell’ultimo anno di Medicina sanno bene cosa sia lo stress per gli studenti universitari.

Questo periodo è un mix esplosivo di emozioni contrastanti, tra la voglia di finire e la paura di cosa verrà dopo.

In questo articolo esploreremo le principali fonti di stress nello studente di Medicina e le strategie per affrontarle senza perdere la bussola (e la motivazione!).

Stress nello studente di Medicina: da dove deriva

Gli esami finali, la corsa contro il tempo per scrivere la tesi e il grande punto interrogativo sul futuro: specializzazione o lavoro? Queste sono solo alcune delle fonti di stress e di ansia per gli studenti di Medicina all’ultimo anno.

Esami finali

Quando arriva l’ultimo anno, ci si ritrova con gli ultimi esami da superare e il tirocinio. Il tutto mentre si lavora alla tesi e si pensa al futuro. La tentazione è quella di affrontare prima gli impegni più semplici e procrastinare il resto.

Strategia. Approfitta dei primi mesi dell’anno, quando le energie e la motivazione sono ancora alte, per concentrarti su ciò che è più impegnativo.

Voto di laurea a Medicina: quanto conta

Per molti studenti, il voto di laurea e il fatto di essere “in corso” diventano etichette che definiscono il proprio valore professionale. Questo porta a dubbi e insicurezze, soprattutto nel confronto con i compagni di corso. Ma è davvero così importante?

Strategia. Il voto di laurea ha il suo peso in alcuni ambiti, come i concorsi pubblici (dove spesso il minimo richiesto è 105/110) o le carriere accademiche. Tuttavia, nel settore privato, competenze pratiche, esperienze lavorative e soft skills sono spesso più determinanti. Chiediti: cosa ho imparato? Come posso valorizzare il mio percorso? Il vero successo non è un 110 e lode, ma la capacità di applicare ciò che hai studiato e continuare a crescere.

Isolamento e burnout

Chi non ha mai pensato: “Io riesco a studiare solo da solo” o “Mi vergogno a ripetere con qualcuno”? Se da un lato studiare in solitaria può essere efficace, dall’altro un’eccessiva chiusura può portare a isolamento e stanchezza cronica.

Strategia. Studiare con altre persone non significa solo affrontare gli stessi argomenti, ma anche condividere lo spazio di studio, confrontarsi e supportarsi. Creare routine con amici o colleghi aiuta a gestire meglio il tempo, evitare il burnout e mantenere un minimo di socialità.

Aspettative personali e familiari

Le aspettative, sia quelle che poniamo su noi stessi che quelle della famiglia, possono essere una spinta potente, ma anche un’enorme fonte di stress. L’ultimo anno diventa spesso il momento della “prova del valore”, in cui si sente la pressione di dover dimostrare qualcosa.

Strategia. Parlare apertamente con la famiglia (o con chi ci sta accanto) aiuta a ridurre il peso delle aspettative. Anche evitare il confronto costante con i colleghi è fondamentale: ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi. Concentrati su ciò che è giusto per te, senza lasciarti condizionare troppo dagli altri.

Continuare a formarsi o lavorare

La laurea segna la fine di un percorso, ma anche l’inizio di nuove scelte. Proseguire un master (es. medicina estetica) o una specializzazione? Oppure, entrare subito nel mondo del lavoro (attraverso le sostituzioni)? La sensazione di dover prendere una decisione definitiva può generare ansia e insicurezza.

Strategia. Non esiste una scelta giusta o sbagliata, ma solo quella che si adatta meglio a te. Informarsi, valutare tutte le opzioni e magari sperimentare, può aiutare a chiarire le idee. Ricorda che nessuna decisione è irreversibile.

Scopri quali lavori può fare un medico neolaureato.

Concorso SSM: la pressione

Dopo sei anni di studio intenso, il test per l’accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina rappresenta un enorme scoglio. Il numero di posti limitato e la concorrenza creano un clima di ansia e incertezza, con il timore di non ottenere subito il posto desiderato.

Strategia. Pianificare lo studio per il concorso con anticipo, senza ridursi all’ultimo momento. Considerare tutte le opzioni, inclusi percorsi di formazione per la preparazione o percorsi alternativi come borse di ricerca, esperienze all’estero o l’attesa di un altro anno per riprovare. Il fallimento di un concorso non definisce il tuo valore come medico.

Paura di non reggere i ritmi

Il medico oltre ad essere una professione, è un impegno costante che può facilmente sfociare nel burnout. Il carico di studio non finisce con la laurea, e l’idea di affrontare turni estenuanti, responsabilità enormi e decisioni critiche può far paura.

Strategia. Coltivare un buon equilibrio tra vita personale e professionale già durante l’università. Imparare a gestire lo stress, a delegare e a prendersi cura di sé stessi è essenziale per non arrivare al limite una volta iniziata la carriera medica.

Leggi l’approfondimento sul burnout negli specializzandi.

Studenti di Medicina: come gestire lo stress

Oltre a riconoscere le fonti di stress, è fondamentale adottare strategie concrete per affrontarle al meglio.

L’ultimo anno di università è una maratona, non uno sprint. Affrontare l’ultimo anno di università con consapevolezza e strategie efficaci aiuta non solo a superare le difficoltà, ma anche a godersi questo momento di crescita personale.

L’obiettivo non è solo arrivare alla laurea, ma farlo con il giusto equilibrio tra impegno, benessere e serenità.

Ecco alcuni consigli pratici per arrivare al traguardo senza esaurire tutte le energie:

  • pianificazione intelligente. Organizzare in anticipo lo studio e gli impegni lavorativi aiuta a evitare il sovraccarico. Suddividere le attività in obiettivi più piccoli e realistici riduce l’ansia da prestazione e permette di mantenere la concentrazione;
  • gestione delle priorità. Non tutto ha la stessa urgenza: imparare a distinguere ciò che è importante da ciò che può aspettare è essenziale. Se il carico diventa troppo pesante, è importante concedersi il permesso di rallentare, chiedere aiuto o rivedere la propria tabella di marcia;
  • sonno e alimentazione. Dormire poco e mangiare male è la ricetta perfetta per esaurire le energie. Dare priorità al riposo, spegnendo schermi e notifiche prima di dormire, e seguire un’alimentazione equilibrata aiuta a mantenere alta la concentrazione e il benessere mentale;
  • condividere. L’università non è solo esami e voti, ma anche relazioni. Parlare con amici, colleghi, partner o familiari non solo aiuta a sfogarsi nei momenti difficili, ma permette di creare una rete di supporto fondamentale per affrontare gli alti e bassi dell’ultimo anno. Condividere le difficoltà rende il percorso meno pesante e più gratificante;
  • ascoltarsi. Il corpo e la mente mandano segnali quando lo stress diventa troppo. È importante imparare a riconoscerli e intervenire prima di esaurire le energie. Se necessario, prendersi una pausa o chiedere supporto non è una sconfitta, ma un atto di cura verso sé stessi.

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Nota sull’autrice

Eleonora Secchi è una psicologa clinica, specializzanda in Psicoterapia. Da anni fa parte del team WAU, fornendo il suo contributo essenziale nell’attività di orientamento e supporto a decine di studenti, aspiranti medici.

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Immagine in evidenza di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/photo/woman-in-white-shirt-showing-frustration-3807738/

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