nefrologo

Info, pro e contro della Specializzazione in Nefrologia

Le informazioni più utili e le opinioni sulla Scuola di Nefrologia. Leggi l'approfondimento per capire se questa specializzazione è quella giusta per te.
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Indice

Ti interessa la Scuola di Specializzazione in Nefrologia? In questa guida trovi tutte le informazioni utili per orientarti nel percorso formativo.

La Nefrologia è la disciplina medica che si occupa della diagnosi e della cura delle malattie che colpiscono i reni e dell’impatto che queste hanno sull’intero organismo.

Lo specialista in Nefrologia si dedica alla prevenzione, alla gestione e al trattamento delle patologie renali acute e croniche, con un ruolo centrale nel follow-up dei pazienti con insufficienza renale e nella gestione della dialisi o del trapianto renale. Collabora con internisti, cardiologi, urologi e chirurghi dei trapianti, contribuendo in modo essenziale alla cura multidisciplinare del paziente nefropatico.

In questa guida scoprirai in cosa consiste la specializzazione in Nefrologia, quali sono le principali attività dello specializzando e quali prospettive professionali si aprono al termine del percorso.

Troverai anche informazioni aggiornate su durata, sedi, numero di posti disponibili e piano di studi della Scuola di Specializzazione in Nefrologia.

Infine, potrai leggere le opinioni degli specializzandi e scoprire quali sono le migliori Scuole di Nefrologia in Italia.

Leggi la guida completa alla Specializzazione in Nefrologia di Secret SSM.

Nefrologia: la specializzazione

Il giovane medico che aspira a specializzarsi in Nefrologia deve acquisire 240 CFU.

La frequenza è obbligatoria. L’impegno orario è pari a 38 ore settimanali.

Lo specializzando ha diritto ad assenze, malattia e maternità.

Dopo aver superato la prova dell’ultimo anno di corso, lo specializzando deve sostenere la prova finale, che consiste nella discussione della tesi di specializzazione. L’argomento di tesi è proposto dallo specializzando in uno dei settori scientifici disciplinari inclusi nel Regolamento Didattico e prevede la guida di un relatore. La prova è valutata in centodecimi.

Quando dura la Specializzazione in Nefrologia

La durata della Specializzazione in Nefrologia è di quattro anni.

Nefrologia: posti

Il numero di posti per la specializzazione in Nefrologia è:

  • 2025, 340 contratti statali, 5 regionali;
  • 2024, 338 contratti statali, 13 regionali, 5 riservati a esigenze del SSN.

Secondo i dati forniti da Anaao, nel 2025 su 345 contratti totali banditi non ne sono stati assegnati 136, il 39%. Dati questi numeri, è chiaro come la Scuola di Nefrologia non sia tra le più attrattive, come Chirurgia plastica o Dermatologia.

Consulta la nostra analisi statistica sulle assegnazioni 2025 per avere tutti i dati di cui hai bisogno per scegliere la tua scuola.

Dove specializzarsi in Nefrologia

Nel 2025 le Scuole di Specializzazione di Nefrologia in Italia sono state 27.

  • Bari, 15 posti totali
  • Bologna, 23 posti totali
  • Brescia, 16 posti totali
  • Cagliari, 9 posti totali
  • Campania “L. Vanvitelli”, 20 posti totali
  • Catanzaro, 9 posti totali
  • Chieti-Pescara, 10 posti totali
  • Cattolica del Sacro Cuore, 9 posti totali
  • Firenze, 12 posti totali
  • Foggia, 12 posti totali
  • Genova, 10 posti totali
  • Humanitas University, 13 posti totali
  • Messina, 15 posti totali
  • Milano, 23 posti totali
  • Modena e Reggio Emilia, 7 posti totali
  • Napoli Federico II, 14 posti totali
  • Padova, 15 posti totali
  • Parma, 10 posti totali
  • Pavia, 6 posti totali
  • Piemonte Orientale, 10 posti totali
  • Pisa, 11 posti totali
  • Roma “La Sapienza” – Fac. M-O/F-M, 14 posti totali
  • Roma “Tor Vergata”, 10 posti totali
  • Raffaele Milano, 5 posti totali
  • Torino, 25 posti totali
  • Verona, 16 posti totali
  • Della Calabria, 6 posti totali

Piano di studi della Specializzazione in Nefrologia

La Scuola di Specializzazione in Nefrologia è un percorso formativo di quattro anni standardizzato a livello nazionale dal Decreto Interministeriale 68/2015, che definisce un curriculum uniforme e requisiti minimi per tutti gli atenei.

Profilo e obiettivi formativi

L’obiettivo del programma non è formare un semplice esperto d’organo, ma uno “specialista generalista”. Il nefrologo moderno deve possedere solide competenze internistiche per gestire la natura complessa e multisistemica dei pazienti nefropatici.

Il percorso formativo è stratificato:

  • Tronco comune: una parte significativa dei primi anni è dedicata a un percorso condiviso con altre specialità mediche. Questo tronco assicura competenze nella diagnosi e gestione delle più comuni patologie internistiche e delle emergenze-urgenze, attraverso rotazioni in medicina interna e pronto soccorso.
  • Obiettivi di base: includono lo studio approfondito delle scienze di base (fisiologia, immunologia, farmacologia) e di competenze trasversali come la statistica e l’epidemiologia, fondamentali per una pratica basata sull’evidenza.
  • Obiettivi specifici della Nefrologia: costituiscono il cuore della specialità e includono la piena padronanza di:
    • diagnosi e gestione delle malattie renali (es. glomerulonefriti);
    • gestione di condizioni sistemiche (ipertensione, squilibri idro-elettrolitici);
    • gestione dell’insufficienza renale acuta (AKI) e cronica (CKD);
    • Terapie Sostitutive Renali (RRT) con piena competenza nell’emodialisi, nella dialisi peritoneale e nell’intero percorso del trapianto di rene (selezione, follow-up, gestione del rigetto);
    • Nefrologia interventistica, con competenze nel posizionamento di accessi vascolari d’urgenza e partecipazione al confezionamento di fistole e all’impianto di cateteri peritoneali.

Formazione pratica

L’addestramento pratico “sul campo” costituisce almeno il 70% dell’intero percorso formativo.

Standard minimi nazionali

Esiste una checklist nazionale di attività professionalizzanti obbligatorie che ogni specializzando deve completare. Questa include requisiti minimi quantificati, tra cui:

  • +/= 12 mesi in reparto di degenza nefrologica;
  • +/= 12 mesi in un centro emodialisi;
  • +/= 150 visite ambulatoriali;
  • +/= 50 visite per il follow-up del trapianto;
  • +/= 40 turni di guardia;
  • +/= 5 posizionamenti di cateteri venosi per dialisi;
  • +/= 30 seminari di istopatologia renale.

La formazione in Rete formativa avviene all’interno di una serie di strutture accreditate (ospedali universitari, IRCCS, ospedali territoriali). Sebbene gli standard minimi siano nazionali, la qualità reale della formazione (tutoraggio, complessità dei casi, opportunità di ricerca) dipende dalla specifica rete di ciascuna università e rappresenta il principale elemento di variabilità tra le diverse sedi.

Ricerca e formazione internazionale

La ricerca è una componente pedagogica fondamentale, integrata nel percorso per sviluppare un sapere critico. Gli specializzandi sono tenuti a partecipare a progetti di ricerca, presentare a congressi (nazionali come SIN e internazionali come ERA) e redigere una tesi di specializzazione.

La normativa consente inoltre di svolgere fino a 18 mesi di formazione al di fuori della propria rete, in altre istituzioni italiane o in centri di eccellenza all’estero (es. a Parigi, Londra o Barcellona), un’opportunità che qualifica i programmi di alto livello.

Specializzazione Nefrologia: opinioni

La specializzazione in Nefrologia viene descritta come una disciplina di nicchia e complessa, che soffre di scarsa notorietà pubblica ed è spesso confusa con l’Urologia. Nonostante questa percezione, è una delle specializzazioni più complete e intellettualmente gratificanti della medicina interna, capace di unire un profondo ragionamento scientifico a una connessione umana duratura con il paziente.

Infatti, il nefrologo non è solo un “medico della dialisi”, ma una figura versatile con competenze procedurali (ecografie, accessi vascolari) e un ruolo cruciale di consulente multidisciplinare in tutto l’ospedale-

Sul piano umano, la specializzazione si distingue per la relazione a lungo termine che si instaura con i pazienti cronici, simile a quella di un medico di medicina generale. Questo legame è fonte di grande soddisfazione, ma comporta anche un notevole carico emotivo ed etico, dovendo gestire malattie incurabili e complesse decisioni di fine vita.

Pro

  • Profondità intellettuale: è considerata una specializzazione “ragionata” che offre grande soddisfazione intellettuale e richiede la padronanza di molteplici discipline, dalla fisiologia all’immunologia.
  • Versatilità clinica: il nefrologo gestisce pazienti in terapia intensiva, interpreta biopsie renali, segue ambulatori di malattia renale cronica (MRC) e trapianti.
  • Competenze pratiche: Il percorso formativo include l’acquisizione di abilità pratiche come l’esecuzione di ecografie renali e il posizionamento di cateteri venosi centrali per l’emodialisi.
  • Ruolo ospedaliero centrale: il nefrologo è un consulente indispensabile e molto apprezzato in ospedale, fungendo da “rete di sicurezza intellettuale” per la gestione di squilibri elettrolitici, acido-base e ipertensione refrattaria.
  • Rapporto umano: offre l’opportunità unica di costruire legami profondi e longitudinali con i pazienti, in particolare quelli in dialisi, seguendoli per anni in modo simile a un medico di medicina generale.
  • Sicurezza lavorativa: esiste un’elevata e crescente domanda di nefrologi, con una carenza nazionale elevata.
  • Sub-specializzazioni: offre numerose opportunità di sub-specializzazione, tra cui il trapianto renale, l’immuno-nefrologia e campi emergenti e stimolanti come l’onconefrologia e la nefrologia intensiva.

Contro

  • Scarsa notorietà: è una specializzazione medica poco conosciuta dal pubblico.
  • Carico emotivo ed etico: La specializzazione comporta un notevole carico emotivo. I medici gestiscono malattie croniche e incurabili e si confrontano quotidianamente con difficili discussioni sul fine vita, come la sospensione della dialisi in pazienti fragili. L’assistenza è descritta come “pesante”.
  • Carico di lavoro: la specializzazione è impegnativa. Durante la formazione, il carico di lavoro può essere intenso, con turni in reparto che si protraggono fino a tarda sera.
  • Prospettive economiche limitate: Le opportunità di carriera sono prevalentemente nel settore pubblico o in centri dialisi privati accreditati.

Punteggio minimo Specializzazione in Nefrologia

Nel 2025 il punteggio minimo per accedere alla Scuola di Specializzazione in Nefrologia, alla prima assegnazione è risultato compreso tra:

  • 85 punti alla Piemonte Orientale, 7.725° posto
  • 26,26 punti a Firenze, 15.739° posto

Per i punteggi completi di tutte le scuole, clicca su punteggi minimi SSM 2025.

Migliori Scuole di Specializzazione in Nefrologia

Ogni anno i medici specializzandi devono rispondere al questionario sulla valutazione delle Scuole di Specializzazione.

L’Associazione Liberi Specializzandi Fattore 2a ha elaborato le risposte del 2023 per il 2022. In base a questa elaborazione il punteggio medio di soddisfazione degli specializzandi in Nefrologia è di 6,75 punti.

Le migliori Scuole di Nefrologia sono:

  • Palermo
  • Bari
  • Foggia

Di cosa si occupa il nefrologo

Il nefrologo è il medico specializzato nella diagnosi, cura e prevenzione delle malattie dei reni e delle alterazioni che queste possono provocare sull’equilibrio generale dell’organismo. I reni, infatti, svolgono funzioni fondamentali per la regolazione dei liquidi, degli elettroliti, della pressione arteriosa e per l’eliminazione delle sostanze di scarto: per questo, la Nefrologia è una disciplina complessa e fortemente interdisciplinare.

Il nefrologo si occupa di patologie renali acute e croniche, come glomerulonefriti, sindrome nefrosica, insufficienza renale, pielonefriti o malattie renali su base autoimmune e metabolica (ad esempio nel diabete o nell’ipertensione arteriosa). Una parte importante del suo lavoro riguarda la gestione del paziente con malattia renale cronica e la prevenzione della sua progressione, spesso in collaborazione con cardiologi, diabetologi e internisti.

All’interno della Nefrologia esistono diversi ambiti di approfondimento e specializzazione:

  • Nefrologia clinica, che rappresenta il nucleo della disciplina e si concentra sulla diagnosi e il trattamento medico delle malattie renali;
  • Nefrologia dialitica, che riguarda la gestione dei pazienti con insufficienza renale terminale e il trattamento sostitutivo mediante emodialisi o dialisi peritoneale;
  • Nefrologia trapiantologica, dedicata alla selezione, preparazione e gestione del paziente candidato o sottoposto a trapianto di rene, nonché alla prevenzione e al trattamento delle complicanze post-trapianto;
  • Nefrologia pediatrica, che si occupa delle malattie renali nell’infanzia e nell’adolescenza, spesso di origine congenita o genetica;
  • Ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari correlate, un settore di grande rilievo poiché il nefrologo contribuisce alla gestione integrata di pazienti con ipertensione resistente o danno renale da patologie cardiovascolari.

Specializzando in Nefrologia: stipendio

Quanto guadagna uno specializzando in Nefrologia? Lo stipendio degli specializzandi è uguale, indipendentemente dalla scuola frequentata, almeno fino al 2024/25. Infatti, dal 2025/26 per le 20 scuole meno attrattive è previsto un aumento maggiore rispetto a quello previsto per tutte le altre scuole.

Nefrologia è fra queste.

Per approfondire, leggi qual è lo stipendio di uno specializzando.

Quindi, al momento, lo stipendio netto dello specializzando in Medicina è pari a:

  • 1652,29 euro al mese per i primi due anni di specializzazione;
  • 1718,35 euro al mese per gli anni successivi.

Quanto guadagna un medico in nefrologia

Il guadagno di un nefrologo può variare sensibilmente in base al tipo di struttura in cui lavora, all’esperienza maturata e alla presenza di attività libero-professionale.

Nel settore pubblico, uno specialista in Nefrologia percepisce in media una retribuzione annua lorda compresa tra 50.000 e 60.000 euro, che corrisponde a circa 4.000-4.600 euro lordi al mese, con variazioni legate a anzianità di servizio, indennità di turno, reperibilità e livello di responsabilità.

Nel privato, le cifre possono essere più elevate. I nefrologi che lavorano in cliniche convenzionate o centri dialisi privati, o che svolgono attività libero-professionale e intramoenia, possono raggiungere una retribuzione annua lorda compresa tra 70.000 e 100.000 euro o più, a seconda del volume di pazienti e delle prestazioni erogate. In questi casi, il guadagno netto mensile può superare i 4.000-6.000 euro, specialmente per i professionisti con studio avviato o incarichi di consulenza.

Sbocchi lavorativi

Che lavori possono fare gli specializzati in Nefrologia? Gli sbocchi lavorativi per un medico specializzato in Nefrologia sono molteplici e spaziano tra ambito pubblico, privato e della ricerca. Si tratta infatti di una figura professionale richiesta sia negli ospedali sia nei centri specialistici, con opportunità anche in ambiti multidisciplinari.

Ecco i principali percorsi professionali:

  1. Ospedale pubblico e sistema sanitario nazionale (SSN)

La maggior parte dei nefrologi lavora in ospedali pubblici o aziende sanitarie locali, come dirigenti medici di I livello nei reparti di Nefrologia o nei centri dialisi.
Le aree operative principali includono:

  • reparti di degenza nefrologica, dove si trattano pazienti con insufficienza renale acuta o cronica, glomerulonefriti e altre patologie renali complesse;
  • unità di dialisi, per la gestione dei pazienti in trattamento emodialitico o peritoneale;
  • unità trapianti renali, dove il nefrologo collabora con chirurghi dei trapianti e immunologi nella selezione e nel follow-up dei pazienti trapiantati;
  • con l’esperienza, è possibile accedere a ruoli di responsabilità come direttore di unità operativa complessa o responsabile di centro dialisi territoriale.
  1. Strutture private e convenzionate

Il settore privato offre buone opportunità, soprattutto in:

  • cliniche private o centri dialisi accreditati, dove i nefrologi gestiscono pazienti cronici e attività ambulatoriali;
  • poliambulatori specialistici e centri diagnostici, per visite, consulenze e follow-up.
  1. Libera professione

Il nefrologo può operare come consulente o libero professionista, aprendo uno studio per visite specialistiche e controlli periodici su pazienti con patologie renali, ipertensione, diabete o insufficienza renale.

  1. Ricerca e università

È possibile lavorare come ricercatore universitario o docente, collaborando con centri di ricerca nazionali e internazionali.

Alcuni specialisti scelgono la carriera accademica, impegnandosi nella ricerca clinica e sperimentale in ambito nefrologico, in particolare su:

  • nuove terapie per la malattia renale cronica;
  • biomarcatori precoci di danno renale;
  • innovazioni nei sistemi di dialisi e trapianto.
  1. Settore farmaceutico e biomedico

Un numero crescente di nefrologi trova impiego anche in:

  • aziende farmaceutiche, nel settore della ricerca clinica e della sperimentazione di farmaci per malattie renali, ipertensione o complicanze metaboliche;
  • aziende biomediche, che producono dispositivi per dialisi, monitoraggio o terapia renale sostitutiva.

Come prepararsi al concorso SSM

Superare il test SSM non è difficile, dato il numero di contratti disponibili. La vera difficoltà consiste nel conseguire il punteggio sufficiente per entrare nella scuola e nella sede desiderate.

Pertanto, più alto è il punteggio ottenuto al Concorso di Specializzazione Medicina, maggiori sono le possibilità di raggiungere il proprio obiettivo.

Per aiutarti e supportarti in ogni fase di questa tappa fondamentale del tuo percorso professionale, Secret SSM ha organizzato più tipologie di corsi di preparazione al SSM, con accesso a decine di videolezioni, sia preregistrate che in diretta, 25 manuali SSM e al simulatore SSM con integrata l’AI e la modalità sfida. Inoltre, con i corsi Secret SSM hai l’opportunità di richiedere il tutoraggio ad personam.

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